L’influenza è una malattia provocata dai virus influenzali, che colpisce elettivamente le vie respirato-rie. L’infezione si trasmette prevalentemente attraverso le goccioline di saliva emesse con la tosse, lo starnuto o anche semplicemente parlando.
I virus dell’influenza si diffondono più facilmente negli ambienti affollati ma possono resistere per un certo periodo di tempo anche nell’ambiente e possono contaminare oggetti e superfici.
Per questi motivi una buona igiene delle mani e coprire bocca e naso quando si tossisce o starnutisce, evitare per quanto possibile i luoghi eccessivamente affollati, rappresentano precauzioni semplici da prendere, che hanno una efficacia per aiutare a prevenire la diffusione della malattia.
Queste semplici precauzioni non possono in alcun modo sostituire la vaccinazione.
Solitamente la malattia dura circa una settimana e si risolve con la guarigione. In alcuni casi posso-no verificarsi complicazioni causate ad esempio da infezioni batteriche (soprattutto polmoniti), disidratazione e soprattutto peggioramento di malattie preesistenti (ad es. malattie croniche dell’apparato cardiovascolare, respiratorio, renale, ecc…).
L’influenza ogni anno colpisce un 7/8% della popolazione (con un range tra 4 e 12%) e determina un cospicuo numero di decessi (stimati in Italia in alcune migliaia l’anno) ma soprattutto determina il sovraffollamento dei Pronto Soccorso, dei reparti di degenza ospedalieri, degli ambulatori medici; oltre ad un sovraconsumo di farmaci, sia da banco (cosiddetti sintomatici) sia antibiotici. Per questi motivi l’influenza costituisce un importante problema di sanità pubblica proprio a causa a causa del-la grande diffusione, della contagiosità, delle possibili gravi complicanze. In corrispondenza delle epidemie stagionali si assiste ad una aumento della mortalità generale.
I virus influenzali mutano frequentemente: essi vanno incontro a piccole mutazioni naturali quasi annualmente (fenomeno “drift”) e in casi più rari a rimaneggiamenti importanti dei loro geni che possono unirsi anche con quelli di altri virus originando un virus del tutto nuovo (fenomeno “shift”). Di solito le diverse varianti si ripresentano in maniera ciclica e se ci si vaccina ogni anno si costituisce una “biblioteca” di anticorpi che ci dà una maggiore probabilità di avere quelli giusti per difenderci dai virus influenzali circolanti da un anno all’altro.
Infatti proprio la marcata tendenza dei virus influenzali a variare nel corso del tempo contribuisce a determinare nella popolazione epidemie ricorrenti annualmente.
La vaccinazione regolare soggetti a rischio di qualunque età a partire dai 6 mesi e le persone di 65 e più anni costituisce la strategia migliore per contrastare queste epidemie, ridurne le conse-guenze nei soggetti più esposti a complicazioni gravi, limitare le conseguenze in termini di impatto sul “sistema Paese”.
La ASL Roma 4 per l’influenza, sta organizzando, come tutti gli anni a partire addirittura dal 1999, le attività di vaccinazione che si avvalgono della preziosa collaborazione di Medici di medicina Gene-rale e Pediatri di libera scelta che affiancano i servizi aziendali in questa attività di vaccinazione mol-to impegnativa.
La vaccinazione quindi si esegue dal proprio medico di fiducia o negli ambulatori aziendali.
La vaccinazione antinfluenzale è efficace e sicura come dimostrano ampiamente sia l’esperienza di anni ed anni di uso regolare sia tutti i controlli che vengono eseguiti dagli enti preposti.
Oltre ai soggetti a rischio per motivi di salute la vaccinazione è consigliata e somministrata gratui-tamente anche agli operatori dei servizi essenziali (segue elenco dettagliato).
A partire dalla stagione 2014/2015 è possibile eseguire gratuitamente anche la vaccinazione anti-pneumococcica. Anche questo vaccino, prevalentemente indirizzato a prevenire malattie invasi-ve (setticemie) e polmoniti in anziani e malati, si è dimostrato sicuro ed efficace. Si tratta dello stesso vaccino somministrato in età pediatrica da anni presso gli ambulatori vaccinali della ASL. Nell’adulto/anziano va eseguito una sola volta nella vita al contrario dell’antinfluenzale che si esegue ogni anno. Anche in questo caso la raccomandazione è da eseguire questa vaccinazione con tran-quillità al fine di prevenire, per il futuro, malattie e complicazioni anche serie.
Annualmente in Regione Lazio vengono eseguite tra le 800.000 e le 900.000 vaccinazioni antin-fluenzali, 3/4 delle quali in soggetti over 65. Sembrano tante ma in realtà siamo ancora lontani dall’obiettivo minimo che è quello di vaccinare almeno il 75% delle persone con età di 65 e più anni. I nostri livelli di copertura vaccinale, che nel 2005 toccarono punto del 71%, attualmente sono di po-co superiori al 50%. Non c’è una motivazione tecnica o scientifica che giustifichi questo calo che sembra legato più ad una sfiducia spesso alimentata da false notizie e falsi allarmi ai quali viene da-ta ampia diffusione mediatica soprattutto attraverso i nuovi media (blog, social, ecc..) che danno spesso voce a personaggi che non hanno alcuna valenza scientifica e che per lo più esprimono po-sizioni e suggestioni personali non documentate.
VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE, STAGIONE 2017 – 2018
OFFERTA GRATUITA DEL VACCINO
Soggetti di età sopra i 65 anni al 31.12.16
soggetti di età superiore a 6 mesi e inferiore a 65 anni affetti da:
malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio,
malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite ed acquisite
• diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI > 30 e gravi patologie concomitanti)
• epatopatie croniche
• insufficienza renale/surrenale cronica
• malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
• tumori
• malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosop-pressione indotta da farmaci o da HIV
• malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
• patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
• patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
c. Soggetti di età superiore a 6 mesi e inferiore a 18 anni in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
d. Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravi-danza
e. Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
PERSONALE DEI SERVIZI ESSENZIALI
f. Medici e personale sanitario di assistenza
g. Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio
h. Personale delle Forze dell’Ordine (Polizia di Stato, Polizia Provinciale, Polizia Municipale, Cara-binieri, Guardia di Finanza, Polizia penitenziaria, Guardia Forestale), Vigili del Fuoco e personale della protezione civile
i. Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte d’infezione da virus influenzali non umani:
• allevatori
• addetti all’attività di allevamento
• addetti al trasporto di animali vivi
• macellatori e vaccinatori
• veterinari pubblici e libero-professionisti
j. Altri soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, quali (indicativamente):
• forze armate
• personale degli asili nido, di scuole dell’infanzia e dell’obbligo
• addetti poste e telecomunicazioni
• volontari servizi sanitari di emergenza
• personale di assistenza case di riposo