Assassini seriali. Edmund Emil Kemper III (6^ parte)
(continua dall’edizione precedente)
Passano solo pochissimi mesi, era il 14 settembre dello stesso anno, quando sarà la volta di Aiko Koo, ballerina di soli quindici anni, che anch’essa aveva chiesto un passaggio in auto ad Ed, in quanto il suo autobus tardava ad arrivare.
In questo caso, il killer, agisce con più accortezza e senza particolari problemi. La porta ancora una volta in un luogo isolato, la strangola e compie atti di necrofilia sul suo cadavere. Dopo di che, seziona il corpo, non prima di averlo trasportato a casa e poi carica la testa nel portabagagli dell’auto, mentre al contempo supera tranquillamente e brillantemente il periodico colloquio con gli psichiatri che lo hanno ancora sotto controllo, rimanendo per essi, un insospettabile e tranquillo ragazzo.
Kemper acquista un fucile e avendo perso il lavoro, torna a vivere dalla mamma.
Questa volta, tocca ad un’altra ragazza, una studentessa di nome Cindy Schall: era il 9 gennaio del 1973. Rapita da Ed, viene costretta sotto minaccia, ad entrare nel portabagagli della sua auto ed uccisa subito dopo con un colpo di carabina. Il suo corpo poi condotto anche questa volta a casa, oggetto di atti di necrofilia ed anche in questa circostanza, sezionato in tanti pezzettini e naturalmente decapitato. La testa seppellita nel cortile della casa, con il volto rivolto, come in uno strano rituale, verso la camera da letto della madre, mentre le altre parti del corpo, inserite in vari sacchi di plastica, gettati tra i flutti della scogliera di Clarnell Beach.
Il mare, si sa restituisce tutto. Solo il giorno successivo, a Santa Cruz, vengono rinvenuti i poveri resti, mentre al contempo, la paura pervade gli abitanti del posto, la polizia invita a prestare molta attenzione e soprattutto a non accettare passaggi in auto da persone sconosciute, anche perché in quel periodo ed in quei luoghi, oltre a Kemper, ancora insospettato, erano in circolazione altri criminali seriali.
Edmund rimaneva ancora un ragazzo pulito e rispettabile, con una’auto sgargiante che in bella mostra mostrava quell’effige dell’Università che contribuiva a renderlo una persona sicura ed affidabile, tanto che ancora una volta, due ragazze, Rosalind Thorpe e Alice Liu, gli chiedono un passaggio. Purtroppo, solito copione. Le conduce in un luogo appartato, spara loro alla tempia e le decapita direttamente nel bagagliaio. Successivamente, in assenza della mamma, trasporta il corpo di una di esse in casa e fa sesso col suo cadavere, dopo di che, la riporta nell’auto, tagliandole le mani, seppellendo entrambi i corpi a Eaton Canyon, rinvenuti poi, dopo una settimana.
Nella mente di Kemper, continuano a maturare, frullare e turbinare pensieri ed idee sempre più aberranti, compresa quella fortunatamente mai realizzata, di ammazzare tutti gli abitanti dell’isolato, ma di fatto, resosi conto che il suo vero obiettivo era solo quello di uccidere sua madre, quella che lo aveva denigrato, odiato ed umiliato e che le aveva urlato contro, sin dalla sua più tenera età, con quella voce stridula e gracchiante.
(continua nella prossima edizione)