Continua il mio viaggio a ritroso nel tempo, alla ricerca dei serial killer del passato. Molto spesso, la storia, serve anche a capire quello che accade oggi e ciò che può avvenire anche domani. Dopo le efferatevicende del serial killer Enriqueta Martì Ripollès, trattate su questo stessa rivista, avvenute al tempo della Barcellona dei bordelli e del turismo sessuale, con un altro viaggio nella vecchia Europa, di poco meno di 1000 chilometri, arriviamo a Machecoul. Il periodo storico è ancora una volta quello del Medioevo e più esattamente, ci troviamo negli ultimi decenni di questa era. Infatti, le vicende criminali che riguardano Gilles de Montmorency-
Laval, meglio conosciuto come Gilles De Rais, riguardano il periodo compreso tra il 1432 ed il 1440.
Tutto si svolge a Machecoul, un piccolo paese francese, che da alcuni anni è stato soppresso, il quale fu frazione del dipartimento della Loira Atlantica e che, esattamente dal primo gennaio del 2016, unendosi con il comune di Saint Mème le Tenu, ha generato il nuovo comune di Machecoul – Saint- Mème.
Machecoul è situato nell’entroterra, a circa 14 chilometri da Port Du Collet, affacciato sull’Oceano Atlantico, ad ovest della Francia .
Oltre 300 anni dopo, a ridosso della Rivoluzione Francese del 1789, il paese visse due aspre battaglie delle guerre di Vandea, le cui popolazioni, si opposero alla stessa Rivoluzione, con l’intento di ristabilire la monarchia assoluta; conflitticonsiderati da alcuni storici, anche come il primo genocidio della storia moderna. Stiamo parlando della prima e della seconda battaglia di Machecoul, combattute rispettivamente, il 22 aprile del 1793 e l’11 giugno dello stesso anno.
Dopo questo breve cenno storico-geografico, necessario a dare un’idea, sia del territorio, che dell’epoca in cui le vicende si svolsero, torniamo a Gilles De Rais, detto anche Barbablù, al quale vengono attribuiti almeno 140 omicidi, ma si parla che potrebbero essere l’autore di molti di più, oltre i 300, soprattutto di bambini, sottoposti ad episodi afferenti la pedofilia, commessi con estremo sadismo, tortura e squartamento delle povere ed innocenti
vittime.
Il barbuto signore, sembra sia stato talmente efferato, da ispirare la fiaba “Barbablù”, a Charles Perrault, vissuto anni dopo, tra il 1628 ed il 1703. Ma, nella realtà, De Rais, seppur descritto come un uomo cattivo, non uccise decapitando alcuna moglie, come raccontato nella fiaba Barbablù, bensì, come appena accennato, fu un perfido pedofilo, che torturò e stuprò, per poi uccidere selvaggiamente, tanti poveri bambini. Ma, cerchiamo di capire con più esattezza, chi era Gilles De Rais?
La storia riporta che nacque nel 1404, probabilmente a Champtoce, in uno dei tanti manieri di proprietà della famiglia, detto anche la “Torre Nera”, nel periodo in cui la Francia, da anni ed anni, si trovava in continuo conflitto con l’Inghilterra, a seguito della perenne disputa inerente l’eredità del trono francese. Non è possibile reperire notizie esatte che riguardano i primi anni della sua vita, ma gli studiosi ritengono, che sia cresciuto in totale assenza di empatia, privato di ogni affetto e trattato sostanzialmente come se fosse già un adulto.
(segue nella prossima edizione)