(continua dalla edizione precedente)
Ma, anche altri sembra avessero il compito di procacciare a vario titolo, le vittime per Gilles. Tra questi, un suo cugino, di nome Gilles De Sille, Roger Briqueville, ed un’anziana donna, soprannominata La Meffraye, la quale aveva il compito di rapire i bambini, figli di semplici contadini, nelle zone rurali e nelle campagne circostanti.
Per un certo periodo di tempo, la vita del nostro nobile, procede per così dire, abbastanza tranquilla, ma, come sempre accade, anche se i tempi, erano bui e non mi stancherò mai di dire, che il potente di turno, aveva in quelle epoche, potere di vita e di morte sulle sue genti, la scomparsa dei bambini, comincia comunque ad allarmare e destare sospetti tra gli abitanti dei villaggi circostanti e strani racconti cominciano a trapelare e circolare in mezzo a tanta paura, su ciò che stava accadendo da tempo tra le mura del Castello di Machecoul. De Sille, tenta di smorzare i sospetti della gente, diffondendo una voce, secondo la quale, la popolazione avrebbe dovuto rimanere tranquilla, in quanto i bambini erano stati consegnati al Re d’Inghilterra, a seguito di una sorta di specifico patto di pace, con l’accordo che gli stessi adolescenti, venissero educati come paggi di corte.
Ma, i bambini continuarono comunque a sparire inspiegabilmente e nel dubbio che montava tra le genti, anche se la storia, non riporta se le parole di De Sille, fossero state effettivamente credute dalla popolazione.
Molti sono gli interrogativi rimasti senza risposta, anche quelli relativi a Gilles che si sarebbe dato all’esoterismo occulto, a fronte dell’educazione religiosa, ricevuta almeno nei primissimi anni della sua infanzia.
Ad ogni buon conto, si racconta, che nonostante i fallimenti esoterici di Gilles, la sua bramosia di sangue, continuò inesorabilmente, come pure la sparizione dei bambini, mentre il fratello Rene, a seguito degli sperperi dello stesso Gilles, il quale scopre al contempo che nell’intenzione di Rene, vi sarebbe stata anche quella di accaparrarsi il Castello di Machecoul, riesce ad ottenere dal Re, l’incarico di gestire e controllare il Castello di Champtoce.
Gilles, appreso il disegno messo in atto nei suoi confronti, preso dal terrore che venissero scoperti i suoi crimini, incarica i suoi fedelissimi servi, Poitou e Henriet, di procedere immediatamente all’uccisione e poi alla cremazione dei 40 bambini, ancora tenuti segregati nella rocca per i suoi soprusi maniacali.
Nonostante la presenza di alcuni testimoni, che rimasero nel silenzio, il Castello di Machecoul, fu ben presto preso dal fratello Rene e da un suo cugino, che pur avendo dato ordine di distruggere ogni attrezzo alchemico e di tortura, e di far sparire alcuni scheletri rinvenuti nelle segrete del maniero, lasciano cadere anch’essi un ulteriore velo di silenzio sulle vicende di torture, sevizie e morte, compiute da Gilles.
E’ l’inizio del declino, siamo intorno all’anno 1440. I numerosi nobili antagonisti e bramosi dei suoi possedimenti, i vari intrighi, che in Francia non mancavano di certo, compresi quelli della Chiesa e della sua potenza, in un momento in cui Gilles De Rais si ritrova anche molto debole politicamente, senza soldi e praticamente in pensione a soli 26 anni, quando decide di mettere insieme un manipolo di uomini, creando così una sorta di piccolo esercito di briganti. Fu così, che durante una funzione liturgica, brandendo un’ascia e con lo sguardo da folle, Gilles, irruppe nella chiesa di St. Etienne de Mermorte, prendendo in ostaggio il sacerdote che stava officiando la funzione religiosa,il quale era anche fratello del nobile che aveva preso il Castello di De Rais, chiedendo in cambio del suo rilascio, la restituzione della sua proprietà.
(continua nella prossima edizione)