“Esprimiamo un forte disappunto per la volontà dell’amministrazione comunale di Civitavecchia di procedere con il bando per la gestione dei campi sportivi situati nel quartiere di San Liborio: il bando in questione, infatti, prevede il possesso di requisiti, in capo alle associazioni richiedenti, che nulla hanno a che fare con il carattere sociale delle attività che vengono svolte, da anni, presso gli stessi campi sportivi”. Lo dichiarano, in una nota, le associazioni Civitas e Hope. “Da più di 5 anni le nostre associazioni svolgono attività di carattere sociale che vedono coinvolti, in modo diretto più di 40 ragazzi, e un bacino di utenza di decine di cittadini: i servizi di doposcuola gratuito, distribuzione di farmaci a domicilio, solo per citare alcuni casi, rappresentano attività dal carattere sociale evidente”, spiega Daniele Regina, presidente di Civitas. “Il bando promosso dai 5 Stelle ricalca quello messo in campo dalla Giunta Moscherini, che prevedeva requisiti che esulavano dal contesto sociale di riferimento come ad esempio la presenza di un numero elevato di tesserati Figc che evidentemente tutto aveva tranne che il carattere sociale da richiedere a chi si deve trovare a gestire un’area dove vengono richiesti servizi non solo di natura sportiva”, aggiunge Regina. “La vicenda del bando, che ci auguriamo possa essere ritirato o comunque modificato, è motivo anche per porre all’attenzione dell’amministrazione comunale un altro tema, quello cioè del degrado in cui versa l’intero quartiere, tra rifiuti, illuminazione assente e rischi serissimi per la sicurezza dei cittadini: il sindaco e la sua Giunta quando si ricorderanno di pensare ai cittadini stessi? Sono settimane che la nostra associazione promuove, in modo volontario, la raccolta dei rifiuti: ci auguriamo che Cozzolino e i suoi battano un colpo invece di lasciare la città abbandonata a se stessa”, prosegue Regina. “Denunciamo inoltre l’atteggiamento intimidatorio messo in campo dall’attuale amministrazione nei confronti dei ragazzi che animano le nostre associazioni: un mese fa i nostri ragazzi hanno pulito da soli via Navone e ancora il Comune deve mandare gli addetti a raccogliere il materiale raccolto per strada. I nostri ragazzi hanno manifestato nel quartiere San Liborio, apprendendo uno striscione, per sensibilizzare l’amministrazione ad avere cura di un quartiere dove si continua a costruire ma dove manca ancora l’illuminazione”, conclude Regina.