Fabiana Attig: «Dare una risposta alla crisi che ha colpito la città».
Fabiana Attig, responsabile territoriale dell’Ugl, lancia un appello alla mobilitazione generale, sostenendo che occorre riallacciare un patto sociale, ormai perso, tra le istituzioni, che è fondamento stesso della politica e del governo locale, che abbia come ine ultimo il benessere generale inteso come un insieme di sicurezza economica e lavoro dignitoso, diritto alla
salute e ad un ambiente sano, crescita culturale e prospettive di vita dignitose e sicure. “La grave crisi occupazionale e sociale che sta colpendo la nostra città necessita di una risposta forte e chiara da parte di tutti i soggetti deputati, a cominciare dalle parti sociali, dalla politica e dai cittadini – spiega la Attig. “Civitavecchia – prosegue – è sempre più incline verso condizioni di lavoro inaccettabili dove, l’impiego di giovani e personale in genere, viene sottopagato o comunque posto in condizioni di precariato tale da dover sostanzialmente rinunciare ai propri diritti contrattuali. Una vera e propria ‘schiavitù’ lavorativa. Dobbiamo tutti quanti insieme con grande senso di responsabilità mettere la parola fine a questo stato di fatto che lentamente sta uccidendo il nostro tessuto sociale, le nostre Pmi, le imprese portuali, sempre più a vantaggio dei grandi incontrastati imprenditori che troppo
spesso ‘spadroneggiano’ consapevoli della ‘narcotizzazione’ generale della città. La consapevolezza della crescente crisi portuale, il dramma delle partecipate, le problematiche del settore della logistica e dei servizi, i futuri licenziamenti nel settore elettrico,
la grave instabilità del commercio locale, minano fortemente l’equilibrio sociale cittadino. Si rischia la grande ‘lottizzazione’. Abbiamo tutti noi la responsabilità di ciò che sta accadendo e il dovere di pretendere risposte chiare e comprensibili da parte di chi si è proposto al ruolo di ‘governatore’ del nostro territorio. Per questi motivi l’Ugl rivolge un appello a tutte le parti sociali, politiche e cittadine, per una mobilitazione generale, con uno sciopero generale della città che coinvolga tutti i settori produttivi. Riprendiamoci i nostri diritti, difendiamo le nostre imprese, rivendichiamo il nostro lavoro, tuteliamo nostro territorio – conclude
Attig – rivendichiamo la nostra sovranità”.