“Siamo fortemente preoccupati per la stabilità lavorativa dei circa 90 lavoratori coinvolti nell’appalto delle pulizie del Comune, proprio grazie a queste macrostiche difformità molti lavoratori rischiano di perdere il posto di lavoro e nel migliore dei casi incassare uno stipendio al di sotto dei 2/3 del minimo salariale. Abbiamo chiesto all’AC la sospensione in autotutela al fine di verificare sia i requisiti dichiarati dal Consorzio aggiudicatario, che le anomalie riscontrate nel capitolato. Ad oggi non soltanto non ci sono state fornite risposte concrete ed esaustive a quanto richiesto, viceversa la Determina 109/2017 del Dirigente Carugno ribadisce la volontà del Comune di proseguire sulla strada intrapresa e, come Ponzio Pilato, invita il Consorzio Unilabor a prendere contatti con l’aggiudicataria per il passaggio di appalto e dei lavoratori. Arrivati a questo punto non ci rendiamo più disponibili ad essere presi in giro, ad oggi con questo rimpallo tra amministrazione uffici tecnici e Consorzio uscente – aggiunge la sindacalista – gli unici a rimetterci sono ancora i lavoratori che, vale la pena ricordare, da dicembre non vedono lo stipendio! Nel merito abbiamo già dato mandato ai nostri uffici legali di verificare la correttezza nell’affidamento, in virtù proprio di quanto previsto nel capitolato d’appalto ovvero che all’art. 1: l’appalto sarà aggiudicato in lotto unico ed indivisibile, avrà la durata di anni 3. Ora Tra i vari siti elencanti nel capitolato per un totale di 29.882 mq, figura anche il Tribunale, gli uffici Giudiziari e gli uffici del Giudice di Pace che da soli sviluppano 5.130 mq di superfice da pulire, a questo viene allegata la tabella riepilogativa di tutti i dipendenti legati all’appalto in questione (allegato A). Dipendenti che sono garantiti dall’art. 10 del capitolato: L’aggiudicatario sarà obbligato alla riassunzione degli attuali lavoratori alle dipendenze dell’impresa cessante ai sensi dell’art. 4 del C.C.N.L. del Servizio di Pulizia. Ciò significa che la SGM SCALA ENTERPRICE SRL deve prendere in carico tutti i lavoratori impiegati nell’appalto ‘de Quo’ ‘UNICO ED INDIVISIBILE’ ed in questa indivisibilità ci sono tutte le unità lavorative. Nessuno spacchettamento nessuna divisione dei lavoratori.

L’amministrazione ha l’obbligo ancor prima del dovere, di tutelare e vigilare sulla correttezza e trasparenza degli atti. Continuare a far finta di nulla dicendo che tutto va bene è da irresponsabili. L’UGL avverte che ciò che qualcuno pensa, di fare alle spalle e a danno dei lavoratori per riequilibrare un appalto sbagliato e a nostro parere ‘illegittimo’  sarà oggetto di contestazione e vertenza”.

Lo dichiara Fabiana Attig responsabile Civitavecchia sede Zonale UTL di Roma.

 

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