Abbiamo appreso ieri dalla stampa della scellerata decisione, senza che gli attivisti fossero minimamente interpellati , del M5s Regionale di entrare in giunta a fianco di Zingaretti. Ricordiamo che attualmente il consiglio in Regione si regge già con l’appoggio dichiarato di alcuni esponenti di destra e di Italia Viva. Già solo per questo ci chiediamo il senso di entrare in giunta, a fianco di un governatore che ha anche lasciato la carica di segretario del PD in quanto, per sua stessa ammissione, ormai solo espressione di un gruppo di affamati poltronari. Oltre alla dignità politica, che riteniamo non si possa vendere per due assessorati a breve scadenza, come ex amministratori e attivisti del Movimento 5 Stelle di Civitavecchia abbiamo il dovere di ricordare il lungo elenco di sciagure subite per colpa del PD in regione e che nel periodo di Cozzolino Sindaco abbiamo cercato di contrastare:
1 La questione usi civici. Dopo l’elezione del presidente De Paolis all’Agraria (lo ricordiamo portato in trionfo dalla On. Tidei e da altri esponenti del PD) la Regione non ha mai ascoltato le richieste che avrebbero potuto risolvere il problema già anni fa, non evadendo la richiesta del Comitati sugli usi civici (supportato dal Comune sotto l’Amministrazione Cozzolino) di ritirare la ormai famosa Determina n. 7844 del 30.9.2013.
2 La questione del San Paolo. Tutti ci ricordiamo le inaugurazioni del buon Nicola di reparti vuoti, nel mentre il pronto soccorso non aveva personale, si tagliavano posti in medicina, il centro trasfusionale veniva salvato grazie a un intervento dell’allora sindaco Cozzolino. Sull’emergenza Covid i dati di Civitavecchia riferiti alla mortalità purtroppo non sono stati in linea con la media del Lazio, ma ben al di sopra. Di certo il nostro Governatore, che solo ai primi di marzo 2020 pensava più agli aperitivi che alla sanità pubblica, avrebbe potuto e dovuto vigilare su quanto avveniva nella nostra città sia nelle RSA che nel nostro ospedale, dove in condizioni disumane il personale (ovviamente sottodimensionato da anni) ha dovuto fronteggiare l’avanzata virus. Su quello che invece abbiamo appreso dai giornali, di mascherine acquistate a prezzi folli, ci auguriamo la magistratura possa far luce.
3 La questione rifiuti. La competenza di emanare un piano rifiuti è regionale. Beh, l’ineffabile Nicola in 8 anni nulla ha fatto nè per emanarlo e nè per scongiurare l’ipotesi di inceneritore (il progetto della A2A è ancora lì, in qualche ufficio della regione pronto per essere tirato fuori all’occorrenza) o del biodigestore. Ah, e non dimentichiamo la revoca della concessione della discarica di fosso Crepacuore a HCS, totalmente illegittima e scongiurata dalla passata amministrazione.
4 La questione infrastrutture-trasporti: come dimenticare che la Regione è dovuta ricorrere a un commissario ad acta dopo anni di stallo per terminare il fondamentale snodo che congiunge il porto di Civitavecchia con Viterbo?
Oltre alle questioni citate siamo ancora in attesa della legge sugli ambiti dei bacini idrografici, la modifica al piano di risanamento della qualità dell’aria (con conseguente divieto esplicito di inceneritori, biodigestori e impianti di produzione energetica da fonti fossili, ora di totale competenza del neo assessorato alla transizione ecologica), oltre alle misure per il contenimento delle emissioni navali.
Facciamo quindi nostre le posizioni espresse dal nostro capogruppo Daniela Lucernoni e dall’ex Sindaco Cozzolino, già espresse a mezzo social e ai quali rinnoviamo il nostro sostegno e la nostra fiducia, certi che l’identità del Movimento 5 Stelle a Civitavecchia non è in vendita.Gli attivisti del M5S Civitavecchia
Facciamo quindi nostre le posizioni espresse dal nostro capogruppo Daniela Lucernoni e dall’ex Sindaco Cozzolino, già espresse a mezzo social e ai quali rinnoviamo il nostro sostegno e la nostra fiducia, certi che l’identità del Movimento 5 Stelle a Civitavecchia non è in vendita.Gli attivisti del M5S Civitavecchia