Quale momento migliore di una pandemia mondiale per aumentare le tasse, approfittando del fatto che sono tutti distratti?
Mentre la città intera, in questo particolare momento anche in oggettive difficoltà economiche, dimostra grande generosità a suon di donazioni e altruismo, la maggioranza di centro-destra che ci amministra ha deciso di ripagare gli sforzi dei cittadini portando al massimo l’IMU per chi affitta a canone concordato, ovvero venendo in contro all’affittuario con un prezzo equo e al di sotto di quello di mercato.
Ebbene, da quest’anno chi, ad esempio, ha affittato (a canone concordato) un appartamento a San Liborio di 50 mq, troverà una bella sorpresa nell’uovo di Pasqua: l’IMU che dovrà pagare sarà aumentata del 40%, il che significa che dovrà sborsare oltre 200 € in più rispetto agli anni precedenti. Più o meno come se avesse una seconda casa a Roma-Prati!
E così quei cittadini che avevano optato per il canone concordato, forti dell’agevolazione fiscale tanto voluta e realizzata dal M5S nel 2015 (tra l’altro con grande sacrificio considerando che non erano tempi ottimi per le finanze comunali), si ritroveranno al punto di partenza, con la tariffa IMU di nuovo schizzata a oltre il 40% in più.
A Civitavecchia, si sa, in molti hanno la possibilità di affittare case, peraltro non sempre ville con piscina ereditate dallo zio d’America, anzi, si tratta spesso di appartamenti modesti, anche in periferia, frutto di anni di risparmi e sacrifici, grazie ai quali non si sbarca certo il lunario, ma almeno si coprono parte delle spese ricorrenti. Per queste ragioni, quindi, noi riteniamo che, in un momento di crisi e di mancanza di lavoro, andare a sottrarre alle famiglie la disponibilità di cifre così importanti è veramente un colpo basso di cui questa Amministrazione che dovrebbe solo vergognarsi.
Attivisti M5S Civitavecchia
Mentre la città intera, in questo particolare momento anche in oggettive difficoltà economiche, dimostra grande generosità a suon di donazioni e altruismo, la maggioranza di centro-destra che ci amministra ha deciso di ripagare gli sforzi dei cittadini portando al massimo l’IMU per chi affitta a canone concordato, ovvero venendo in contro all’affittuario con un prezzo equo e al di sotto di quello di mercato.
Ebbene, da quest’anno chi, ad esempio, ha affittato (a canone concordato) un appartamento a San Liborio di 50 mq, troverà una bella sorpresa nell’uovo di Pasqua: l’IMU che dovrà pagare sarà aumentata del 40%, il che significa che dovrà sborsare oltre 200 € in più rispetto agli anni precedenti. Più o meno come se avesse una seconda casa a Roma-Prati!
E così quei cittadini che avevano optato per il canone concordato, forti dell’agevolazione fiscale tanto voluta e realizzata dal M5S nel 2015 (tra l’altro con grande sacrificio considerando che non erano tempi ottimi per le finanze comunali), si ritroveranno al punto di partenza, con la tariffa IMU di nuovo schizzata a oltre il 40% in più.
A Civitavecchia, si sa, in molti hanno la possibilità di affittare case, peraltro non sempre ville con piscina ereditate dallo zio d’America, anzi, si tratta spesso di appartamenti modesti, anche in periferia, frutto di anni di risparmi e sacrifici, grazie ai quali non si sbarca certo il lunario, ma almeno si coprono parte delle spese ricorrenti. Per queste ragioni, quindi, noi riteniamo che, in un momento di crisi e di mancanza di lavoro, andare a sottrarre alle famiglie la disponibilità di cifre così importanti è veramente un colpo basso di cui questa Amministrazione che dovrebbe solo vergognarsi.
Attivisti M5S Civitavecchia