Attivisti M5S: “Una città nel caos, la strategia del sabotaggio”
“A pensare male si fa peccato, ma molto spesso ci si indovina”. Amara constatazione che ci troviamo a fare di fronte allo scempio perpetrato dall’attuale amministrazione a danno del servizio di raccolta differenziata, introdotto grazie all’amministrazione Cozzolino da circa un anno e che fino a poco tempo fa aveva finalmente regalato alla nostra città un aspetto più decoroso, ordinato e pulito, consentendo di differenziare circa il 75% dei rifiuti.
A quanto pare, troppo bello per durare a lungo. Già da qualche mese, infatti, stiamo assistendo ad un sistematico e progressivo smantellamento del servizio: inizialmente fu la riduzione dei giorni previsti per il ritiro della plastica, passati da 2 ad 1, e già questa si palesò come una decisione del tutto illogica, essendo la plastica notoriamente il materiale più utilizzato e che quindi si accumula in maggiori quantità.
A questa discutibile decisione si è poi aggiunta la modifica del calendario di raccolta, con rimescolamento dei giorni stabiliti per il conferimento dei diversi materiali, avvenuta con un misero post su Facebook: un vero e proprio gioco delle tre carte che ha generato confusione nei cittadini, i quali avevano appena fatto in tempo a memorizzare la suddivisione originariamente stabilita, e che, udite udite, per il solo mese di novembre 2019 ci è costato 17.000 euro in più di indifferenziata in discarica.
A completamento dell’ “opera”, inoltre, si è aggiunto da qualche giorno un inaspettato cambio degli orari di raccolta dei rifiuti da parte degli operatori di Csp, modifica della quale ci si è ben guardati dal dare adeguata informazione alla cittadinanza, con conseguente accumulo su strada di mastelli e sacchetti contenenti l’umido e la plastica, esposti dagli ignari cittadini che confidavano nel consueto ritiro, e suscitando inevitabilmente il malcontento degli stessi.
In altre parole una città in preda al caos.
Quale migliore strategia per indurre i meno attenti a lamentare il malfunzionamento della raccolta differenziata e per far riemergere in loro la nostalgia dei vecchi cassonetti? Ci preme quindi evidenziare come il problema non sia la raccolta porta a porta, visti i ben diversi risultati che erano sotto gli occhi di tutti fino a poco tempo fa, bensì il disegno preciso di chi ci amministra di mandare a monte un servizio che aveva dimostrato tutta la sua efficienza.
Come se non bastasse ci sono giunte segnalazioni relative al fatto che gli addetti di Csp invitino i cittadini a lasciare direttamente le buste in strada, con buona pace del decoro urbano, in quanto non dotati di adeguati e sufficienti dispositivi di sicurezza, il che ci pare di assoluta gravità in considerazione del periodo che stiamo attraversando, oltre a far sorgere interrogativi sul ruolo dei sindacati in questa disdicevole situazione: un silenzio assordante, il loro, a fronte di una mancanza che rischia di danneggiare la salute stessa dei lavoratori nonché dei cittadini.
In conclusione, lascia a dir poco l’amaro in bocca constatare che, ancora una volta, chi amministra non ha a cuore il bene della città, preferendo piuttosto perseguire altri interessi, meglio ancora se affossando un servizio, nonostante il suo funzionamento, solo perché riconducibile ad una diversa corrente politica.