Attivo lo Sportello Famiglia: prevenzione e intervento per l’alta conflittualità nella separazione e nel divorzio
Negli ultimi anni è in costante aumento il numero di casi di separazione e divorzio giudiziale, affidamento di figli non matrimoniali e modifica delle condizioni di separazione, divorzio e affidamento di figli nati fuori dal matrimonio, tutte situazioni nelle quali i genitori che affrontano il procedimento sono o diventano altamente conflittuali. Per far fronte alle criticità emergenti è stata avviata fin dal 2015 una sperimentazione volta alla prevenzione e/o al contenimento della conflittualità attraverso l’apertura di uno Sportello Famiglia all’interno del Tribunale stesso di Civitavecchia – Sezione Famiglia (2° piano, Stanza 19).
Tale servizio è gestito da operatori specializzati. Gli operatori forniscono alle coppie informazioni e consulenza per avviare la formulazione di un piano di decisioni genitoriali e segnalano al giudice quei casi di conflittualità particolarmente elevata che richiedono una sollecita ed urgente trattazione.
ORARIO DI APERTURA Lo Sportello osserverà il seguente orario: lunedì ore 10.00 – 13:00 / martedì ore 14:30 – 17:30: riservato agli incontri con i genitori venerdì ore 9.00 – 12.00: per il lavoro di segreteria (telefonate per appuntamenti, consegna piani genitoriali, archiviazione documenti, riunioni, disponibilità verso gli Avvocati che richiedono informazioni).
La finalità di tale progetto è quella di sperimentare interventi preventivi volti a moderare la conflittualità tra i genitori ed in particolare: a) consentire il raggiungimento degli obiettivi evolutivi dei figli coinvolti nella conflittualità tra i genitori in via di separazione o divorzio o cessazione della convivenza more uxorio; b) prevenire il fenomeno dello spill over della conflittualità che vede gli operatori dei servizi coinvolti nelle polarità conflittuali dei genitori e del drop out che vede gli stessi operatori esposti a danni professionali quando sono coinvolti nella gestione dell’alta conflittualità; c) sperimentare interventi interdisciplinari volti alla gestione del conflitto familiare attraverso la collaborazione tra le istituzioni che operano nel settore della tutela dei minori favorendo in tal modo la soluzione concordata delle controversie e la conseguente riduzione dei tempi dei procedimenti giudiziari.