Audizione Cozzolino. Ass. Caponnetto: ” Preoccupano le reazioni negazioniste apparse sulla stampa locale”
Preoccupano le reazioni negazioniste apparse sulla stampa locale a commento dell’audizione del
Sindaco di Civitavecchia presso la Commissione speciale sulle Infiltrazioni mafiose e la criminalità
organizzata della Regione Lazio. Reazioni che lasciano trasparire come, pur di alimentare sterili
polemiche politiche, si eviti di assurgere a quel ruolo di tutori di legalità che forze politiche e sociali
dovrebbero, invece, avere insito nel proprio agire.
Sembra che una sorta di generale amnesia collettiva abbia fatto dimenticare gli allarmi lanciati egli
ultimi anni dagli organi inquirenti, le numerose operazioni svoltesi sul territorio o anche quelle di più
ampio respiro ma che hanno visto coinvolti soggetti, fisici e imprenditoriali, operanti localmente
anche in attività di rilievo.
Il tutto senza considerare i continui sequestri di droga, ma anche armi e rifiuti, che hanno visto
coinvolto lo scalo locale, e che lascia presupporre una ben occultata rete di protezione e
accoglienza. Emblematici in tal sensi gli arresti di importanti narcotrafficanti avvenuti nel 2016 e
negli ultimi mesi.
Se infine aggiungiamo gli avvenimenti che la letteratura di settore considera quali segnali
inquietanti (incendi, intimidazioni, celere e continua apertura/chiusura di nuove attività commerciali
al posto dei negozi storici, etc) il quadro è completo e non consente proprio di stare tranquilli.
Le forze politiche e sociali, piuttosto che negare quanto evidente, e a volte da loro stessi
denunciato in passato ed oggi negato per mera polemica politica, si riapproprino di quell’etica e di
quella serietà che richiede il loro ruolo, e facciano fronte comune al fine di dotare il tessuto sociale
dei giusti anticorpi che, purtroppo, anche se non sempre, sembrano essere diventati merce rara.
Si passi dalla polemica politica al confronto serrato, seguito, quando necessario, dalle denunce, e
si dimostri che esiste anche la politica che si occupa del bene comune, in contrapposizione alla
“politica” che si occupa dei propri interessi.