Una conferenza stampa lunga e dettagliata, quella che si è tenuta oggi nella sala “Ivano Poggi” presso la sede della Compagnia Portuale, dove il Presidente Enrico Luciani ha commentato il parere espresso dall’ Anac riguardo la sua nomina, effettuata dal Presidente Zingaretti a rappresentante della Regione Lazio presso il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale.

In primo luogo i ringraziamenti al Presidente Zingaretti e al suo staff per aver indirizzato la designazione verso una figura che indubbiamente vanta esperienza e professionalità, dettando una linea politica chiara e rivolta ad una idea di sviluppo della Regione, partendo proprio dal porto e dal network laziale.

Un parere quello dell’ Anac che Luciani ha giudicato “freddo”, che non tiene conto della volontà espressa dal Legislatore. Luciani spiega infatti come negli articoli n°8 e 9 della riforma alla Legge 84/94 sia palese la volontà di una diligence professionale, ponendo l’accento in modo forte sugli elementi di “comprovata esperienza nel settore dell’economia della logistica e della portualità.”

“Non farò alcun ricorso”, precisa Luciani, “per non creare ulteriori ritardi alla costituzione del Comitato di Gestione. Il porto e i traffici portuali sono in grave crisi e serve al più presto riprendere le redini della governance portuale, ma la paura che ci sia dietro un progetto per riportare il porto di Civitavecchia alle condizioni di oltre 20 anni fa, facendolo rimanere e/o tornare il porto per la Sardegna e delle crociere, ci spaventa e la nostra paura trova fondamento anche per l’ennesima bocciatura sul tracciato per terminare la trasversale Orte – Civitavecchia, che sembra non interessare particolarmente ai rappresentanti istituzionali di questo territorio. Un’opera- prosegue- finanziata e dove già altri milioni di investimenti pubblici sono stati spesi. Non può essere abbandonata nel silenzio se non per grandi interessi occulti. Si rischia di rivedere una situazione già vissuta come quella della linea ferroviaria per Capranica-Orte-Terni.

Le conclusioni di Luciani sono dedicate ai ringraziamenti per gli attestati di stima e di riconoscimento alla sua professionalità, non ultima quella del Dott. Stefano Cenci, presidente di Unindustria, auspicando che anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si pronunci, in qualità di unico soggetto titolato alla vigilanza e controllo delle ASP, non a difesa della Sua persona ma a sostegno della volontà della legge, cioè di creare una reggenza competente per lo sviluppo dello scalo e non lasciare spazi di discrezionalità così importanti sulle figure di rappresentanza.

“Non credo- ha detto Luciani- che rappresentare un pool di manodopera che lavora a servizio delle imprese garantendo professionalità e flessibilità, rendendo lo scalo competitivo, sia equiparabile a rappresentare un impresa privata che si muove nelle dinamiche di mercato e con logiche di profitto. Il nostro compito è quello di offrire un servizio nell’interesse generale dello scalo e lo abbiamo sempre fatto dal comitato portuale dove venivo eletto dai lavoratori del porto nelle liste della CGIL e mai per nomina diretta.”

 

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