Sindaco replica all’On.le del PD: “Con quei soldi il nostro bilancio sarebbe sano”.
Il Sindaco di Santa Marinella Roberto Bacheca replica all’On.le Marietta Tidei circa le problematiche di bilancio.
“L’On.le Marietta Tidei fa benissimo ad interessarsi delle problematiche di bilancio che stiamo riscontrando – afferma il Sindaco – e visto il considerevole ruolo che ricopre in Parlamento, se così tanto tiene ai cittadini come afferma, si adoperasse per far togliere l’indecente “Fondo di Solidarietà”; quasi 30 milioni di euro trattenuti dallo Stato in quattro anni per essere ridistribuiti ai Comuni in difficoltà economiche. Soldi mancanti che ora rischiano di doverci far fare i salti mortali per approvare il riequilibrio di cassa. Il bilancio del Comune di Santa Marinella è stato gestito in maniera certosina e responsabile, nonostante le accertate ed evidenti difficoltà finanziarie di questi ultimi anni, con sempre meno introiti diretti, contributi e finanziamenti sovracomunali dimezzati, norme sempre più restrittive in termini di spesa, evasione ed elusione cronica a causa di un disagio economico diffuso.
Nonostante tutto questo il Comune è riuscito a garantire i servizi essenziali e ad investire in infrastrutture e nuovi progetti di sviluppo.
Lo Stato ci restituisca i soldi che non gli spettano – aggiunge il Sindaco – i soldi di tutti noi contribuenti che sono statti “trattenuti” senza il nostro assenso, senza un minimo coinvolgimento, e l’On.le Tidei, come per magia, vedrà che il nostro bilancio tornerà ad essere sano e soprattutto avremo le giuste risorse da investire sul territorio.
Non vogliamo sottrarci a situazioni di oggettiva difficoltà di un gestione amministrative complessa e, nel caso prenderci tutte le eventuali responsabilità da un punto di vista politico, ma è ora di dire in maniera chiara e decisa che quei soldi ci vengano restituiti il prima possibile.
Faccio un appello all’On.le Tidei – conclude Bacheca – affinché si adoperi, concretamente, per evidenziare agli organi governativi le difficoltà economiche che ormai la maggioranza dei Comuni italiani sta attraversando”.