Il canile comunale si farà e lo si farà con soldi pubblici come è giusto che sia, essendo il canile un servizio pubblico. Per questo è nel piano triennale delle opere pubbliche dello scorso anno, all’annualità 2019. Un documento che è già stato approvato dal consiglio comunale lo scorso anno e che quindi Grasso dovrebbe conoscere.
Capisco che il consigliere Grasso possa soffrire della “sindrome da privatizzazione” ma quest’amministrazione, dopo aver mantenuto pubblici i servizi nonostante i 40 milioni di euro di debiti ereditati nel comparto delle partecipate, ritiene che il mantenere i servizi pubblici sia un valore aggiunto e non un problema.
Questo non vuol dire affatto demonizzare i project financing di per sè: sono uno strumento utile e ben vengano gli investimenti dei privati, qualora ritenuto opportuno di volta in volta.
Avremmo dovuto costruire il canile prima: vero. E’ però altrettanto vero che quest’amministrazione è stata impegnata in questi anni nel risanare le tante voragini di bilancio, ereditate perlopiù dalle male gestioni degli “assi nella manica” di Grasso. Come gli SWAP o il caso BEG, tanto per citarne alcuni. Se il centrodestra avesse risparmiato alla città questi debiti plurimilionari probabilmente avremmo già un canile nuovo costruito.
Per saperne di più circa il progetto, una volta ultimato dagli uffici, Grasso potrà fornire il suo contributo nelle apposite commissioni consiliari, visto che il progetto dovrà essere approvato anche dal consiglio comunale.
Andrea Bertolini
Consigliere Comunale M5S