Biodistretto della Maremma Etrusca e Monti della Tolfa. Secondo appuntamento per i partecipanti alla filiera cerealicola
Mercoledì 11 maggio si è svolta la visita alle prove cerealicole in bio e prove grani antichi. E’ stato il secondo appuntamento della filiera cerealicola costituitasi con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la coltivazione in biologico di cereali e di cultivar che abbiano un legame storico con il territorio del Biodistretto
La visita alle prove, frutto della collaborazione tra il Biodistretto, la Sezione di Agraria dell’ISIS V.Cardarelli di Tarquinia e il Centro Sperimentale Arsial di Tarquinia, ha visto la partecipazione di alcuni degli attori della filiera cerealicola e gli alunni della classe quinta agraria che ha collaborato fattivamente alla realizzazione delle prove.
Allestite sia presso il Campo Sperimentale dell’Istituto sia presso il centro dimostrativo Arsial in Loc. Portaccia, sono state guidate dal coordinatore delle prove Dott. Agr. Odoardo Basili che ha descritto ai partecipanti le diverse attività allo studio sia nelle tecniche di coltivazione che varietali. In particolare l’analisi delle circa 50 linee di grani antichi messi a disposizione dal Dott. Basilio Donini genetista e ricercatore in pensione in Enea per oltre 40 anni.
Particolare interesse si è concentrato su alcune linee in osservazione che potrebbero caratterizzare i processi produttivi tra le quali alcune linee di Teneri, Timilie , Turanici e Duri come ad esempio il Rosso di Allumiere e la Saragolla di Tolfa.
Nell’ambito dell’approfondimento delle tecniche di coltivazione in bio sono state presentate inoltre alcune prove, in particolare le osservazioni su un azotofissatore fogliare (methilobacterium symbionticum) e prove di biostimolanti utilizzabili in bio fatte in collaborazione con il DAFNE (Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali) di Viterbo e la Soc. ISLA di Tarquinia.
“Una giornata molto stimolante”, commenta il Presidente del Met Anna Cedrini, che ha anche permesso di capire i prossimi passi nonché alcune strategie di osservazione che sarà necessario intraprendere nelle prossime annate.”
“Prima della raccolta – conclude Odoardo Basili – inizieremo un primo screening su cui concentrare le osservazioni varietali del prossimo anno e soprattutto, sui materiali raccolti, ove possibile, si procederà ad una prima valutazione qualitativa.
Gli interessati alle prove che desiderano visitarle possono farlo previa richiesta alle strutture responsabili della prova.