Rilevate nuove gravi violazioni delle normative, poste a tutela dei consumatori, in materia di filiera della pesca e tracciabilità del prodotto ittico. Nel corso di ordinaria attività di controllo presso un noto ristorante di cucina etnica orientale del centro della Capitale, i militari coordinati dal 3° Centro di Controllo Area Pesca (3° C.C.A.P.) della Direzione marittima – Guardia costiera di Civitavecchia, hanno rilevato gravi irregolarità sulle modalità di conservazione di prodotto ittico destinato alla clientela, nella fattispecie tonno di razza “pinna gialla”. In particolare, nella cella frigo del locale ne è stato, tra l’altro, rinvenuto un grosso trancio scongelato, ancora conservato nella confezione di cellophane, con presenza di acqua post-scongelamento mista a sangue, la cui data di scadenza per il consumo è risultata superata da oltre un mese. Così mal conservato, il prodotto ittico aveva anche assunto un’innaturale colorazione verdastra.
A carico del titolare dell’esercizio commerciale è stato disposto il sequestro di tutto il prodotto in cattivo stato di conservazione ed irrogate le prescritte sanzioni.
L’attività è poi proseguita con controlli presso vari altri ristoranti etnici del centro di Roma, che hanno portato ad una denuncia penale all’Autorità giudiziaria di un esercente per somministrazione alla clientela di prodotto congelato spacciandolo per prodotto fresco (reato di frode in commercio), nonché alla redazione, a carico di altri, di verbali amministrativi per mancanza di indicazioni sulla tracciabilità del prodotto ittico conservato, per un totale di Euro 3000,00, oltre al sequestro del prodotto ittico.
L’attività di controllo della filiera della pesca posta in essere dal personale militare coordinato dal 3° C.C.A.P. di Civitavecchia rientra nelle più ampie competenze del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera in materia di tutela della risorsa ittica e della sicurezza alimentare, nell’interesse della salute dei consumatori.