“LA Blue Economy è uno dei temi al quale stiamo dedicando un’attenzione molto significativa: riteniamo infatti che possa essere sempre di più un comparto importante per un Paese come l’Italia che ha 8 mila Km di coste, per una regione come il Lazio che rappresenta la porta d’ingresso per il Centro Italia e per il bacino di Roma, che da solo rappresenta il secondo mercato di consumo italiano e quinto europeo”. Lo ha dichiarato Cristiano Dionisi, Presidente Unindustria Civitavecchia, intervenuto questa mattina al Tempio di Adriano, a Roma, alla presentazione di “Blue Planet Economy, European Maritime Forum”, la prima fiera dell’economia blu che si terrà i prossimi 7 e 8 ottobre in modalità virtuale.
“Nel Lazio, attraverso le sedi di Civitavecchia e Cassino, stiamo collaborando insieme all’Autorità di Sistema Portuale e alla Regione Lazio su un approccio allo sviluppo della Blue Economy che sia il più “orizzontale” possibile: un comparto che sia allargato a tutte le discipline che in maniera coordinata possano rappresentare elementi di sfruttamento positivo della risorsa mare. Mi riferisco ad esempio alla cantieristica navale, alla logistica retroportuale, all’industria del turismo e dell’entertainment alla ricerca scientifica in ambito marino o alla pescicoltura. Un insieme di attività che sono arrivate a produrre 46,7 miliardi di valore aggiunto, pari al 3,0% del totale dell’economia italiana”
“Abbiamo accolto con grande favore l’inserimento dell’Economia del Mare nella Smart Specialization Strategy (S3) regionale, che contempla molti progetti capaci di creare “condizioni di contesto” necessarie a non disperdere le risorse. Si inserisce in questa strategia, ad esempio, la creazione di una Zona Logistica Semplificata regionale, che punta a costruire un ecosistema unico “favorevole” a chi vuole investire nei nostri territori. Lo sviluppo di una politica industriale sulla Blue Economy passa però anche da altre priorità: il riconoscimento di Civitavecchia come porto Core, di cui si discute proprio in queste ore, il completamento ed il potenziamento delle infrastrutture, prima tra tutte la Orte – Civitavecchia, la corretta gestione e finalizzazione delle risorse del Pnrr con particolare riferimento ai temi della digitalizzazione e della transizione energetica”.