Borgo delle Saline: “Le cose stanno per cambiare”
“Le cose stanno per cambiare, e di questo siamo molto grati alla direzione dell’Agenzia del Demanio”: è cosí che ha esordito, entusiasticamente, l’attivista Alessio Gambetti, annunciando l’esito positivo del dialogo intavolato dal suo gruppo nientepocodimenoché col Direttore Generale dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi.
A seguito della campagna #salviamolesaline, che ha prima visto lo svolgersi del fortunato evento “Passeggiata nel Borgo” e poi una forte mobilitazione circa lo stato in cui versa il molo della foce di Ponente, una delegazione del gruppo “Tarquinia nel cuore” aveva infatti aperto il dialogo con Reggi. Dichiara così Gambetti: “Reggi, capo nazionale del Demanio, ex sindaco di Piacenza e già Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel Governo Renzi, si è da subito dimostrato disponibile al dialogo, rispondendo ai nostri appelli e promettendo che avrebbe approfondito la questione; é stato di parola, contattandoci personalmente e delineando finalmente una soluzione”.
Tenuto conto della bellezza e della rilevanza storica del sito, la soluzione descritta da Reggi é quella di trasferire la proprietà al Comune di Tarquinia, facendo leva sul cosiddetto “federalismo culturale”. Roberto Reggi ha ipotizzato che questo agognato trasferimento potrebbe divenire effettivo già nel 2018, ma in ogni caso l’Agenzia del Demanio avvierà una prima attività di valorizzazione inserendo le Saline nell’ambito del progetto FARI ed EDIFICI COSTIERI, in modo da consentirne il recupero grazie a progetti imprenditoriali innovativi e sostenibili.
Soddisfatto e commosso, conclude così Gambetti: “La giusta vittoria per le Saline: finalmente la nostra battaglia, la battaglia dei tarquiniesi, sta per essere vinta! Ora la speranza é che il Comune coinvolga giovani ed imprenditori locali nella riqualificazione, aprendosi ai progetti ed alle istanze dei concittadini, come già espresso da molti sui social… siamo fiduciosi nelle capacità di ascolto di chi di dovere”.