CIVITAVECCHIA – “La crescita vertiginosa nella nostra città di diagnosi di disturbo dello spettro autistico merita una profonda attenzione.
La consapevolezza vera non è quella di cui ci si ricorda solo il 2 di Aprile, perché il terreno di gioco reale sull’autismo è quello del quotidiano.
Quando le famiglie sono sole e lo sono davvero. Quando i neuro-diversi non hanno margini di inclusione perché diventano invisibili agli occhi più o meno di tutti, soprattutto quando sono fuori dall’età scolare. Chi sono, dove sono, cosa fanno, come occupano il loro tempo, come conquistano il loro posto nel mondo, la loro autonomia? Siamo ancora lontanissimi da tutto questo. Le istituzioni devono fare tantissimo, intervenendo in maniera sistemica e quotidiana, creando un insieme di norme e di comportamenti che possano favorire l’ affrontare seriamente tutto ciò che è l’universo dello spettro autistico. I numeri, in aumento, sono impressionanti. Non possiamo girarci dall’altra parte perché siamo tutti coinvolti.
Per affrontare questa sfida sarà molto importante la sinergia con chi vive quotidianamente il mondo dello spettro autistico, per cogliere anche suggerimenti pratici, dando anche attenzione a quei progetti di cui i privati si fanno carico, sopperendo alle mancanze del pubblico.
«La diversità è una ricchezza, profonda sia per noi adulti sia per i più piccoli proprio per ogni percorso formativo ed educativo ed è quindi importante educare ed educarsi all’idea che dovremmo davvero riuscire a non ‘soffermarci’ sulla ‘diversità’, ma attivare concretamente quotidianamente l’inclusione che dovrebbe diventare “operativamente normale” per tutti. Ognuno di noi ha i propri talenti. Ciascuno di noi, ogni persona ha talenti specifici che gli altri non hanno, perché ne hanno di diversi. Educare ed educarsi al valore prezioso della diversità è dunque il compito principale di ciascuno di noi in quanto persone, a partire dalla scuola, alla famiglia, dalle varie comunità e associazioni. Ognuno deve fare il proprio passo in questa direzione. Dovremmo imparare ed insegnare ad essere inclusivi, a vedere il bello e il buono della diversità, senza “etichetta”.
Da genitore di una bambina con disturbo dello spettro autistico, sento il dovere di farmi carico di questo impegno, su cui terrò sempre alta l’attenzione”.
Alessandro Braccini
Candidato al consiglio comunale
Unione Civica per Marco Piendibene Sindaco