Per 7 lunghe ore i Vigili del Fuoco della Bonifazi hanno lottato con le fiamme alte e il vento.
7 ore. 7 lunghe ore. Dalle ore 13 alle ore 20 dal 12 giugno 2017 25 ettari di terreno in località Fosso Zampa d’Agnello hanno preso fuoco interessando una superficie vastissima compresa tra il fosso e il viadotto dell’Autostrada A12, limitato dalla zona
Bandita delle Mortelle e dall’altra parte simmetricamente dal quartiere di Campo dell’Oro. Immediato è stato l’arrivo delle forze dell’ordine dei Vigili del Fuoco della caserma Bonifazi, i quali, successivamente, sono stati aiutati da uomini e mezzi provenienti da Roma e Cerveteri e da un elicottero della Protezione Civile Regionale.
L’azione rapida dei Vigili del Fuoco ha impedito alle fiamme di investire le abitazioni limitrofe, i ricoveri di animali e le macchine
agricole dei contadini del luogo. Nonostante l’irruenza delle fiamme alimentate dal vento, pochi sono stati i danni alle cose e nessun danno alle persone; consistenti sono stati, invece, i danni all’ecosistema dato che sono andati a fuoco ettari interi di macchia mediterranea. A seguito dell’incendio drammatico, i residenti delle zone colpite chiedono alle autorità competenti di obbligare i proprietari delle terre a mantenere puliti e ordinati i propri campi in modo tale da evitare, in questo periodo
estivo e afoso, incendi di portata mastodontica come quello avvenuto. Ne sussegue immediatamente, nel corso del Consiglio
comunale della stessa sera, da parte del consigliere d’opposizione De Paolis l’obbligo ad una sollecitazione al primo cittadino affinché metta le carte in tavola con Valentino Arillo, responsabile della Protezione Civile, per valutare la situazione
d’emergenza e studiare successivi ed immediati interventi.
Malgrado l’ordinanza entrata in vigore nel 2015 nella quale si obbligano i proprietari terrieri a mantenere un decoro per evitare
queste situazioni spiacevoli, sembra che sia entrato a tutti da un orecchio ed uscito dall’altro.