Domenica alle 14:30 al Tamagnini i nerazzurri ospitano i rossoblu del Ladispoli in piena crisi.

Dopo undici giornate gli uomini di Bifini si trovano al primo posto con 24 punti all’attivo.

Dopo aver ottenuto l’ottava vittoria stagionale sul campo dell’Astrea per 2-1 il Civitavecchia Calcio 1920 continua a mantenere la vetta della classifica del girone A con 24 punti all’attivo e domenica in casa alle ore 14:30 vuole anche vincere l’importante scontro con il Ladispoli per il derby del Tirreno.
Quelli di sette giorni fa, intanto, per i nerazzurri sono stati tre punti d’oro. Con l’Astrea gli uomini di Bifini hanno dominato per larga parte della gara, di reti ne segnano due, ma sbagliano in almeno tre occasioni la terza rete. L’Astrea viene fuori alla distanza, a metà tempo dimezza e poi si ferma. Episodi dubbi nel finale, uno per parte, a cui va aggiunto il penalty non concesso a Vittorini nella prima frazione. Serviva uno scatto in avanti e così è stato.
Dopo undici giornate guida la Vecchia con 24 punti, a una lunghezza L’Anzio e a quattro l’Aurelia Antica.
Per quanto riguarda la gara, dopo l’inatteso stop casalingo la Vecchia cerca di ripartire da subito. E già al terzo minuto la Vecchia va vicino al vantaggio, poi al 12esimo Cerroni lotta fino ad arrivare sul fondo per servirla dietro all’accorrente Vittorini che sigla lo 0 a 1. Il piacere Vittorini lo restituisce al ventunesimo, lanciato in contropiede, dribbla il suo diretto avversario e dà la sfera a Cerroni che, converge rientrando verso il centro, scaricando il destro alle spalle di Spilabotte. 0 a 2. La Vecchia quando affonda sembra incontenibile, ritmi altissimi nel mezzo del campo e anticipo sulla retroguardia i temi principali. In uno di questi Hrustic per Cerroni che trova, però, Spilabotte pronto a respingere. È la mezz’ora. Vittorini da una parte e Corbo dall’altra fanno gridare al gol poco dopo, con il predominio che rimane nerazzurro. Succede poco nei restanti minuti, l’Astrea tenta una timida spinta per dimezzare, anche se crea poco a dir la verità, mentre la Vecchia rimane stabile nella mezzeria di centrocampo controllando gioco e palla. Vittorini viene atterrato in area ma trova Ercole a far continuare. Finisce sullo zero a due. Entra Arena ed esce Amoroso ad inizio ripresa, questo l’unica nota da mandare agli annali nei primi minuti. Mancini dei ministeriali manda di poco fuori, direttamente su calcio da fermo intorno al quindicesimo, sull’altro fronte invece Cerroni colpisce in pieno il palo sul capovolgimento dell’azione. I ritmi rallentano e l’Astrea la riapre quando meno te lo aspetti, una palla innocua nel mezzo dell’area trova Castro, che la arpiona da far suo e la gira alle spalle di Sarracino. Il Civitavecchia ora è meno irruento rispetto agli inizi, l’Astrea invece copre sempre più campo cercando l’affondo vincente. Esce Vittorini ed entra Ruggiero e al trentaquattresimo ha tra i piedi la palla del tre a uno, lanciato sul filo del fuorigioco a tu per tu con Spilabotte si fa però ipnotizzare. Poco dopo avverrà la stessa cosa. La gara si infiamma nel recupero, l’Astrea chiede un rigore ma Ercole ritiene involontario il tocco di mano da terra di Paolo Cerroni, Castro nel frattempo fa le spese con il rosso diretto, sul capovolgimento di fronte Cerroni viene scaraventato a terra in area con ancora Ercole che sorvola. Finisce qui un match che apre a un tour de force prima della sosta, ora serve solo recuperare energia per il derby.

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