Al Tamagnini i nerazzurri non vanno oltre l’1-1: il gol di Luciani non basta. Sul finire il giovane centravanti Cerroni commette lo sbaglio dagli undici metri.

Finisce 1-1 la partita tra il Civitavecchia Calcio 1920 e l’Astrea. Le emozioni tutte nella ripresa, Luciani prima e Conte dopo regolano il match. La Vecchia sul finire di gara ha la palla per superare l’avversario, ma ci pensa Spilabotte a respingere il tiro di Cerroni dagli undici metri. Pari sostanzialmente giusto con le assenze, Funari e Ruggiero, che in casa Civitavecchia hanno pesato non poco sull’economia della gara. Stoico Scardola costretto per più di un’ora a giocare con dei tamponi nasali, si spera che il suo stop non si protragga, così come bene è andato Gagliardi che da far suo gioca un’ottima gara. Serviva vincere dopo i passi falsi di chi era avanti, ma l’appuntamento è rimandato domenica.
Il primo tempo è molto lento, poche le azioni degne di nota così come il gioco visto sul terreno di gioco. Le squadre al piccolo trotto, infastidite dal vento di scirocco che imperversa sul terreno di gioco, di occasioni ne creano pochissime. Se togliamo il palo colpito dà Bonavolonta direttamente dal corner, al ventiseiesimo, sul taccuino ci sono da segnalare per le due squadre solo due presunte occasioni a testa. Per la Vecchia sono entrambe di Panico, la prima al trentesimo direttamente dal calcio da fermo e la seconda due minuti dopo di testa, qui Spilabotte alza in corner, mentre per i ministeriali una volta Raho e l’altra Cioffi, la prima al decimo e la seconda al quarantesimo, favoriti dai rimpalli si presentano da soli davanti a Scaccia ma mandando sempre a lato. Zero a zero alla fine dei primi quarantacinque minuti. La ripresa è di altro stampo, il vento non cala ma palla a terra sia la Vecchia che l’Astrea costruiscono di più sul fronte offensivo. Già dopo quattro minuti serve un super Spilabotte per respingere la staffilata di Panico, dall’altra parte è invece Scaccia cinque minuti dopo ad opporsi da far suo al tiro di Cioffi. La Vecchia gestisce il gioco ma l’occasione più propizia ad inizio ripresa capita ancora i ministeriali, con Vitale che, dopo una progressione sull’out sinistro, si vede respingere il tiro a botta sicura da un attento Scaccia. Tanta manovra per arrivare quasi mai dalle parti di Spilabotte, almeno fino al ventesimo quando Luciani tira fuori dal cilindro l’asso e con un tiro a giro, imprendibile per l’attento difensore romano, porta la Vecchia avanti. Il tempo passa e di occasioni se ne annotano ben poche, poi al trentasettesimo sull’altro fronte è Conte a bruciare Scaccia, che dopo una deviazione da un tiro dal limite dell’area vede insaccarsi la sfera. Uno a uno e sembra finita ma c’è ancora il tempo per un’altra emozione. Panico raccoglie la sfera lanciata da La Rosa e si invola in area, Corvo lo affronta e sull’anticiparlo lo stende. Per Spedale, appena sufficiente la sua performance quest’oggi, non ci sono dubbi e assegna il rigore. Cerroni dal dischetto chiude sulla destra di Spilabotte che con un balzo ci arriva e devia in corner. Finisce qui praticamente la gara, ad eccezione del rigore sbagliato è stata una partita dal classico segno ics.

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