I nerazzurri perdono ancora e cedono 3-1 all’Aranova.

Niente da fare per gli uomini di mister Castagnari, che domenica se la dovranno vedere con l’Ottavia.

 

Vince nel proprio fortino delle Muracciole l’Aranova di Di Giovanni, che si rimette in carreggiata dopo l’ultimo fine settimana. Alla Vecchia invece non riesce, bella a metà perde ancora terreno dalle battistrada. Partenza sprint degli uomini di Castagnari che fa ben sperare poi complici anche gli episodi, vista l’espulsione troppo frettolosa di Funari alla mezz’ora, era l’unico giocatore che stava imperversando sulla tre quarti avversaria, e la scure del raddoppio locale arrivato dopo solo un minuto dall’inizio della ripresa, tra l’altro in sospetto fuorigioco, fa si che per una buona mezz’ora si spengano i nerazzurri.
Ci vuole l’innesto di Cerroni prima e Panico poi per dare la scossa, due reti le loro che riaprono la gara ma che non bastano per portare a casa almeno un punto. La gara la vince la squadra che ha ben distribuito il tutto, quell’ Aranova che nel mezzo di qualche problema e col fiato corto tira fuori voglia e determinazione, soffrendo fino al novantacinquesimo. Gara dai tre punti pesanti quella che si prospetta alle Muracciole di Aranova.
Se da una parte il cambio ad inizio settimana in casa Aranova darà probabilmente più spinta ai locali, dall’altra c’è la necessità di cancellare il primo tempo con la W3 e rimettersi in corsa. Per entrambe le compagini, tra l’altro, c’è da riscattare le pesanti sconfitte patite nel precedente turno.
Ci riuscirà solo l’Aranova. La Vecchia parte col piglio giusto, Funari imperversa tra le linee e l’Aranova sembra barcollare anche se la prima vera occasione è la sua: Monteforte la spara però a lato al secondo. L’Aranova soffre i lanci in profondità e su uno di questi, era il dodicesimo, Pippi dal lato sinistro impegna Zonfrilli. Alla prima azione corale i locali mettono la testa avanti. Taglioni galoppa sull’out sinistro, dribbla Mancini sulla linea di fondo, e mette nel mezzo per Monteforte che a tu per tu con Scaccia non sbaglia, portando in vantaggio i suoi.
La Vecchia è ancora in partita e per due volte va vicino al pari, dapprima Funari di testa su assist di Fatarella fa gridare al gol, era il trentesimo, e poi Ruggiero che, pennellando la sfera sotto l’incrocio un minuto dopo, trova invece un Zonfrilli attento a volare e deviare in corner.
Quattro minuti dopo Funari prende il secondo giallo, la Vecchia rimane in dieci e spegne la luce attendendo di entrare negli spogliatoi. Al ritorno in campo arriva per mano di Fagioli. Galoppata in solitaria di La Ruffa dalla sua area, incredibile che nessuno lo affronti, serve il numero dieci sulla tre quarti che, in solitaria percorre dieci metri, non sbagliando davanti a Scaccia. Nove minuti e l’Aranova cala il tris con Monteforte.
Sembra finita, la Vecchia è in dieci ma da lì in avanti riprende in mano il pallino del gioco. Al ventiquattresimo Cerroni si va a procurare un rigore per poi battere Zonfrilli dal dischetto, mentre Panico di testa dodici minuti dopo la riapre del tutto, quando di testa sugli sviluppi di un corner insacca.
Da segnalare c’è che cinque minuti prima Cerroni aveva servito a Caforio la palla del due a tre, ma il giocatore si era dovuto inchinare a Zonfrilli che abilmente aveva respinto il suo tiro a botta sicura.
Mancherebbero nove minuti ma da entrambe le parti la lucidità scarseggia, l’Aranova è in evidente debito d’ossigeno mentre la Vecchia si affida solo ai lanci lunghi senza più giocare con palla a terra. Il gioco sul tavolo favorisce i locali che portano a casa i tre punti.
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