di Carlo Gattavilla
Una nuova identità per la Corneto Tarquinia. Il club per Eccellenza ha infatti chiamato in seno alla società il direttore sportivo Daniel D’Aponte che avrà il compito di migliorare la squadra, in vista della prossima stagione calcistica.
D’Aponte, ventiquattro anni festeggiati la scorsa settimana, si è “tuffato” immediatamente nel suo ruolo cercando di bruciare i tempi. Gentile, discreto e soprattutto professionale, non ha esitato nel rispondere.
Direttore, come mai la scelta sulla Corneto Tarquinia?
Ho avuto modo di incontrare le massime cariche del club, i signori Leggiero e Santori, ed ho subito capito che avevo a che fare con persone sagge, che sanno quello che vogliono. Ricche di idee, progetti, ambizioni e affiancati da dirigenti storici quali Granato e Mazzarini.
Quali sono i requisiti che deve avere un buon direttore sportivo?
Innanzitutto la conoscenza del lavoro, la competenza e voglia di migliorarsi giorno dopo giorno.
È l’obiettivo chiesto dalla società?
Raggiungere la salvezza prima possibile per poi trovare quel divertimento che a volte viene a mancare.
Quanti “tasselli” mancano alla Corneto per completare il “puzzle”?
Siamo a buon punto, avendo già chiuso con calciatori come Trincia, Gaudenzi, Lupi, Di Giovanni, Belloni e Ferrari. Siamo alla ricerca di un difensore centrale e un centrocampista da consegnare al tecnico Centioni, che arriva dal Monterotondo Scalo.
Quale calciatore di categoria stima di più è che magari vorrebbe alla sua corte?
La rosa è già competitiva direi. Mi tengo stretti questi ragazzi e sono certo che non deluderanno.