cpc 2005

Ha prevalso la volontà di ripartire da subito dopo una stagione negativa, cosi come ha influito il pressing del Presidente Sergio Presutti per essere parte attiva di questa risalita.
Stagione che ha lasciato l’amaro in bocca quest’ultima in tanti degli addetti ai lavori in casa CPC2005, ma che allo stesso tempo ha dato vita a una rivoluzione per tornare da subito nella categoria maggiore del palinsesto laziale: da protagonisti.
Uno dei prescelti per la risalita è Manuele Parla, che deciso di chiudere la carriera calcistica è stato nominato nuovo Direttore Sportivo.

“Mi sono ritrovato catapultato in questa nuova avventura”, -dichiara Manuele Parla-,  dall’oggi al domani in un ruolo che non pensavo minimamente mi fosse offerto. Ha prevalso soprattutto il pensiero e il colloquio avuto con il Presidente Sergio Presutti, che mi ha spinto con tutte le forze  a rimettermi in discussione dall’altra parte della barricata e concedermi allo stesso tempo carta bianca su tutto, anche se ovviamente l’ultima parola su ogni cosa spetta a lui.
Avresti appeso gli scarpini al chiodo o hai avuto qualche tentennamento prima della chiamata della società? Avrei smesso comunque a fine stagione ma con l’amaro in bocca di una retrocessione, anche se di campionati ne ho vinti nella mia carriera, ma questa la ritengo un’ottima possibilità di rivalsa per dimostrare che questa società merita altro, ed essere parte attiva mi affascina.
E’ un ruolo che ti si addice? E’ un ruolo questo da Direttore Sportivo che mi affascina anche se non sarà facile come è logico che sia, ma credo che soprattutto grazie al mio modo di essere, di interpretare il calcio e di approccio con i giocatori stessi  mi farà fare un buon lavoro.
Quali le difficoltà maggiori? Per quanto riguarda il mio lavoro per la squadra l’abilità sarà trovare degli under adatti e pronti alla categoria, in questi campionati sono la colonna portante e trovarne non è mai facile. Talvolta a luglio li valuti in maniera positiva e arrivati poi a novembre ti rendi conto che non erano chi si erano prospettati, o chi speravi che fossero nel contesto del gruppo. Per i “grandi” è più semplice la scelta volendo, la loro carriera e professionalità parla già per loro. Qui prevale il budget e la politica ferrea ma famigliare che la Compagnia Portuale porta avanti da sempre, con la certezza per i giocatori che quanto stabilito alla firma sarà sempre mantenuto, e che qualsiasi problematica sarà sempre presa in considerazione.
La squadra va rifondata? Qualcuno lascerà la squadra o gli verrà richiesto un altro tipo di disponibilità per la stagione, a breve saranno contattati e con loro decideremo qual è la migliore soluzione per entrambe le parti.
Servirà un regolamento interno differente? Quello che è avvenuto quest’anno non accadrà assolutamente, troppe situazioni nella passata stagione si sono accavallate fino a rendere il gruppo un’unione solo all’apparenza. Si è latitato ma ne siamo coscienti e un regolamento interno più ferreo, cosi come una scelta dei giocatori più oculata, verrà applicato dall’inizio del ritiro.”

La certezza nel conoscerlo e per come si è approcciato in questo nuovo ruolo da Direttore Sportivo permetterà a Manuele Parla di fare un buon lavoro, la sua professionalità sul campo o negli allenamenti e la parte attiva avuta da sempre nello spogliatoio sono un ottimo biglietto da visita. Si cresce rimettendosi in discussione, se poi si hanno le potenzialità morali l’avanzata è meno dura.

(Fonte e Foto: Maurizio Spreghini)

 

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