I nerazzurri non ci sono e gli ospiti ne approfittano nei primi 45 minuti chiudendo subito la pratica.
Per capitan Ruggiero e compagni è la prima sconfitta stagionale.
La W3 passa meritatamente al Tamagnini. Un secco 3-0 e senza replica confezionato nei primi quarantacinque minuti. Il Civitavecchia Calcio 1920 parte col freno a mano tirato, un primo tempo troppo impacciato per essere vero. A nulla servirà una ripresa caratterizzata dal possesso e dalle tre o quattro palle gol confezionate, il W3 passa senza tanti se e ma al Tamagnini. La tribuna del Tamagnini grazie alla Brigata Campo Oro è in festa per i cento anni della Vecchia, da incorniciare e regalare agli annali la coreografia che strappa più di un applauso. Ritorna in campo Samuele Cerroni dopo l’operazione al crociato, recupero record anche se per vederlo al 100% c’è ne vorrà ancora di tempo. Categorico mister Castagnari a fine gara, non eravamo super dopo Vescovio e questa sconfitta non ci fa cascare dal trono: bisogna solo lavorare perché non accada.
Per quanto riguarda il match è un primo tempo a senso unico, la Vecchia rimane negli spogliatoi mentre il W3 no. Ne segnerà tre di reti la compagine diretta da Minelli, due portano la forma di Russo e Di Giovanni, quest’ultimo su rigore dopo aver subito una tirata di maglia da parte di Fatarella, mentre il tris porta la firma di uno sfortunato Serpieri che, nel tentativo di recuperare una palla destinata a Russo, la spedisce nella sua porta. Blackout totale in casa neroazzurra, non più di due passaggi che costano un parziale pesante, non più recuperato nella ripresa. La Vecchia nel suo torpore ne ha tre di palle pericolose con Pippi, La Rosa e Luciani, quest’ultimo il più vicino alla segnatura. Gli ospiti, squadra corta e pronta a ripartire con geometrie che spiazzano i neroazzurri, vanno anch’essi al tiro a più riprese con Di Giovanni e Dei Giudici, qui serve uno Scaccia attento per respingere. Nella ripresa mister Castagnari alza il baricentro, dentro Panico al posto di Fatarella, con qualcosa che cambia sul piano del gioco e il possesso pall. La Vecchia di occasioni ne costruisce almeno quattro o cinque, a partire da Funari, la seconda a tu per tu con Baldinetti fa gridare al gol un attimo prima del tiro, con Pippi che di testa impregna severamente Baldinetti e con Ruggiero. Per il W3 l’unica palla gol arriva a cinque dalla fine, contropiede e tiro di Montalbano con Scaccia che è attento nel bloccare a terra. Ritorna in campo Cerroni, per lui venti minuti scarsi con buoni movimenti anche se per rivederlo appieno cene vorrà ancora. Cinque di recupero non coabitano le sorti, la Vecchia esce sconfitta non solo dal pesante parziale ma dalla certezza che se avesse giocato in maniera differente la prima frazione, forse, qualcosa sarebbe cambiato.