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Tra le innumerevoli trappole psicologiche e di manipolazione mentale della popolazione spicca quella che vediamo scendere in campo in questi giorni di campagna elettorale ovvero l’antico e finto antagonismo tra destra e sinistra. Si sente strombazzare da giorni di pericolo fascista e di comunismo imperante il cui unico e vero scopo è quello di imbrogliare i più dandogli  l’illusione di una possibilità di scelta tra due opzioni laddove votando o a destra o a sinistra si dà potere solamente al Cerbero che è di guardia al nostro inferno. Destra e sinistra oggi sono figure simboliche per illudere gli elettori poiché la porta di ingresso al “Tempio del Potere” ha due colonne solo apparentemente contrapposte, i cui nomi sono Joachim e Boaz, ma che in realtà hanno la comune funzione di sorreggere il timpano della porta d’ingresso. Così come la luce del sole e la notte formano il giorno, come la moneta ha due facce, come l’Albero della conoscenza del Bene e del Male nell’Eden, ecc. ecc. Qualcuno si potrebbe a questo punto chiedere: “ma allora perché andare a votare se si manda al potere lo stesso sistema malato?”. Perché fortunatamente in questi ultimi anni di follia collettiva indotta milioni di persone si sono svegliate dal sonno della ragione e hanno aperto gli occhi e alcuni si sono organizzati per presentare alternative valide, oneste e competenti per dare una risposta sana ai problemi reali della gente comune che crea e vive il mondo reale. Bisogna trovare il coraggio di credere che l’essere umano possa ritornare ad essere padrone della propria esistenza e del proprio destino e ad esprimere valori di solidarietà, amicizia e spiritualità mettendo fine allo scientismo cieco, al pregiudizio e alla violenza cui ci vogliono abituare. Questo squallido gioco delle parti compare di tanto in tanto nella storia per mettere gli uni contro gli altri, l’uomo contro se stesso, al fine di confondere, depredare, sottomettere e sfruttare. Le potenze in gioco sono sempre le stesse e hanno nomi ben precisi, sono le forze Arimaniche e Luciferiche che prendono via via forme diverse e attuali per innalzare la volontà di potenza da una parte e umiliare e impoverire dall’altra. “Lucifero” è la potenza che esercita nell’uomo tutte le esaltazioni, tutti i falsi misticismi, l’orgoglio che spinge l’uomo ad elevarsi al di sopra di se stesso e degli altri;  “Arimane” è, invece, la potenza uguale ma contraria che rende l’uomo arido, prosaico, “filisteo”, lo impoverisce e mortifica da dentro. Se cadiamo ancora in questo dualismo sarà veramente un miracolo poterne un giorno uscire, ma se i cittadini il 25 settembre riusciranno ad esprimere una alternativa sarà quel “bastone tra le ruote” che nel tempo farà andare in frantumi l’intero ingranaggio del sistema malato, perché, ricordiamoci, non è segno di salute mentale essere ben adattati ad una società malata!

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