Pur ribadendo l’assoluta vicinanza del PRC ai lavoratori tutti ed in particolare, in questo momento, a quelli del porto, con i quali abbiamo sempre condiviso lotte e vertenze per giusti diritti, consideriamo non praticabile la proposta di svolgere, all’interno del porto, lo scarico del carbone destinato alla centrale di TVN. Crediamo che tutte le attività connesse ai combustibili fossili debbano essere abbandonate prima possibile e che, in ogni caso, rappresentino un passato già nefasto e non più riproponibile sul piano ambientale, sanitario e del lavoro. La drammatica situazione occupazionale del comprensorio in generale e del porto in particolare deriva per larga parte da scelte scellerate: privatizzazioni, depotenziamento dell’autonomia, della forza e del valore delle cooperative innanzitutto. Ora come non mai è necessario invertire la rotta finora tenuta e rimettere al centro, congiuntamente, il lavoro con la salvaguardia di salute e ambiente.
Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Civitavecchia