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Lo chef, di origini caprolatte, sarà ospite sabato 18 marzo al Palazzo della Cultura.

Antonio D’Orrico, sul Corriere della Sera, lo ha definito “il miglior romanzo italiano dell’anno”. Si tratta di “Carne trita. L’educazione di un cuoco”, il libro di Leonardo Lucarelli che sarà presentato sabato 18 marzo 2017 al Palazzo della Cultura di Caprarola (ore 17). Il volume, 352 pagine, è stato tradotto anche in inglese (“Mincemeat”) e in spagnolo (“Carne picada”) e sta avendo un notevole successo negli Stati Uniti, avendo ottenuto anche un’autorevole recensione sul Wall Street Journal, e nelle vendite su Amazon. Lucarelli, di origini caprolatte, arricchisce così il panorama dei talenti nativi o legati al paese cimino in diversi campi artistici e culturali, soprattutto in quello musicale e ora anche letterario. Nel volume, edito da Garzanti, racconta la sua vita da cuoco aldilà delle spettacolarizzazioni televisive.

Oltre l’ossessione per i cuochi in tv, oltre la moda dei libri di ricette e delle recensioni stellate, oltre le copertine dei settimanali patinati, Leonardo Lucarelli racconta, in prima persona, la sua vita da vero cuoco descrivendo la cucina come un luogo in cui i grembiuli sono sporchi di sugo e i piani di lavori sono pieni di farina e coltelli. Nessuna scuola costosa e nessuno studio di registrazione: rievocando la sua crescita, da lavapiatti schiavizzato in un locale di Trastevere a chef, Lucarelli narra di sé stesso e delle persone che ha incontrato in un mondo sospeso tra libertà anarchica e disciplina militare, tra lecito e illecito, mostrando cosa si cela al di là di quella porta che dalla sala del ristorante vediamo sbattere al passaggio di impeccabili camerieri: immigrati in nero, stagisti sfruttati, aiutanti cocainomani, maestri geniali, proprietari incapaci, amici abbandonati per fare carriera. Storie vere che restituiscono l’immagi ne di un mondo affascinante, dal rigido codice di condotta e dalla gerarchia ben definita. Con sincerità e stile personalissimo, Lucarelli mostra il lato oscuro, contradditorio e carnale delle cucine, un mondo parallelo in cui dominano amori e amicizia, droghe e sesso, culto del lavoro e soldi. E da questo osservatorio speciale, scatta un’istantanea inedita dell’Italia e degli italiani di oggi.

Leonardo Lucarelli nasce 38 anni fa a Dalhousie, in India. A quattro anni si trasferisce in Umbria, dove si diploma in restauro e conservazione dei beni culturali, e poi a Roma per laurearsi in antropologia. Per sostenersi nel corso degli studi, intraprende una carriera di cuoco che lo porta in giro per tutta l’Italia, e nel 2006 ha il suo primo incarico da chef. Interrompe di tanto in tanto l’attività in cucina per compiere lunghi viaggi in moto, i cui reportage vengono pubblicati su varie riviste. In questo momento vive e lavora a Padova. “Carne trita” è il suo primo romanzo.

 

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