Case popolari, l’allarme dell’Unione Inquilini Civitavecchia
Unione Inquilini: “assegnazioni col contagocce. Il sindaco Tedesco non vede la crisi sociale e l’emergenza abitativa”.
CIVITAVECCHIA – “Mentre l’elenco delle famiglie in graduatoria in attesa della casa popolare si allunga passando da 600 nel 2018 agli attuali 800 richiedenti ammessi, il Sindaco Tedesco annuncia con soddisfazione l’assegnazione di 14 alloggi. Sono in totale 18 alloggi assegnati dal 2019.
Troppo poco, la graduatoria non scorre e si aggravano i problemi di chi attende da anni di entrare in un alloggio dignitoso.
Anche coloro che hanno presentato da maggio 2021 domanda al Comune di assegnazione in regolarizzazione di alloggio in base alla Legge regionale 27/02/2020 n.1 attendono ancora una risposta per veder riconosciuto il loro diritto all’abitazione.
L’amministrazione Tedesco sta ignorando la crisi sociale che rischia di diventare esplosiva. Larghi settori di popolazione subiscono l’impoverimento del carovita, delle bollette, la precarietà lavorativa ed economica: si aggrava e diventa strutturale l’emergenza abitativa coll’aumento degli sfratti, per l’impossibilità di pagare gli affitti e sostenere i mutui.
C’è silenzio da parte dell’Amministrazione comunale anche sulle misure antipopolari del governo Meloni che ha cancellato il rifinanziamento del fondo affitti e quello contro la morosità incolpevole che negli anni passati hanno costituito uno strumento utile, seppur limitato, in mano ai Comuni per sostenere le famiglie in difficoltà economica evitando gli sfratti.
Eppure ci sono disponibilità di finanziamenti che potrebbero essere destinati per l’edilizia residenziale pubblica, con il recupero e il riuso di edifici pubblici e privati abbandonati da anni, con la manutenzione dei numerosi alloggi vuoti del patrimonio Ater e del Comune da assegnare.
Per quali opere verranno spesi i finanziamenti PNRR a disposizione del Comune e di Ater? Nell’incontro col ministro Salvini è stato sottoscritto il protocollo d’intesa che riguarda tra l’altro ingenti finanziamenti per il recupero dell’area Italcementi: perché non si prevede di destinare parte dell’area ad edilizia popolare a canone sociale, come da più parti è stato chiesto?
Quali sono i progetti coordinati tra Ater, Comune e Città metropolitana per l’intervento di rigenerazione urbana a San Liborio finanziato con i piani Pinqua per 15 milioni di euro?
Inoltre, cosa si aspetta ad assegnare agli aventi diritto in graduatoria gli alloggi ultimati della palazzina di Piano di Zona 4 San Gordiano?
Questioni aperte che attendono una risposta urgente, per affrontare il malessere sociale che sta crescendo in città.
Non si può negare ancora il diritto alla casa a chi ne ha più bisogno, occorre volontà politica e un confronto tra tutte le parti sociali ed istituzionali per un rilancio dell’edilizia residenziale pubblica e un piano per il diritto all’abitare”.
UNIONE INQUILINI CIVITAVECCHIA