Ceccarelli: “Vorrei che il 2018 fosse l’anno della riscoperta della parola <>”
“Prima tappa alla “Marina” per vedere in particolare un paio i danni” dice l’assessore Ceccarelli in un lungo post su Facebook dove fa il punto della situazione. “Il primo riguarda le griglie di raccolta dell’acqua che sono state più volte segnalate. Il fianco è fatto in resina. Sotto carico, si stacca, si rompe e non sorregge più la griglia. Domanda: Hanno progettato e realizzato questi scolatoi solo per carichi leggeri? Oppure è stato tenuto conto che possono circolare anche mezzi pesanti ed allora è stato realizzato male? Fatto sta che bisogna rifare le spalle con il cemento. Quando? Non vi fate impressionare da chi dice e scrive <<Ancora transenne…>>. Sistemeremo, appena sarà operativa una ditta, il foro alla base del molo cercando di capire perché si produce. Temo che non sarà l’ultima volta che dovremo parlarne perché il materiale sottostante viene risucchiato in basso”.
Ci sono tantissimi particolari delle aiuole – prosegue – delle coperture delle facciate, dei lastrici, che vanno riparati. C’è da rimettere in funzione la fontana. Dobbiamo pensare cosa fare con la Terrazza Guglielmi. Se poi andiamo verso il centro, sarebbe opportuno pensare a Via Centocelle e Largo Arditi del Popolo per quel che riguarda l’arredamento urbano (lampioni bassi, marcapasso, fontana, panchine, etc.)”.
L’assessore passa poi all’analisi dei flussi delle precipitazioni nell’area Campo dell’Oro e S. Gordiano.
“Sarebbe auspicabile – afferma- che riuscissimo a tagliare tutto quello che viene da monte in Viale Lazio e farlo scaricare nel fosso a lato dello Stadio del Nuoto. Al momento intanto cercheremo di manutenere quello che c’è, in particolare canali, griglie, etc che sono stati trascurati”. E replica alle ripetute segnalazioni della Vice Coordinatrice di Forza Italia, Emanuela Mari: “Come vede, signora Mari, non basta fare una griglia in cima a Via dei Poggi. Quando c’è un guasto, bisogna cercare la causa. La causa generale è quella appena descritta ma come classifichiamo l’aver “tombato” un fosso ed averci costruito accanto case con taverne i cui ingressi sono sotto il piano stradale? Non pigliamocela poi con le innocenti foglie degli eucalipti perché occludono sistemi di raccolta delle acque forse non idonei!
Comunque apriremo probabilmente una feritoia sopra il fosso , in alto, per aumentare la captazione. Ma va valutato se l’eccessiva acqua nel fosso tombato, probabilmente invaso da radici, non possa mandare in pressione il tutto. Sicuramente, appena sarà attivata la gara da 270.000€ si migliorerà drasticamente la ricettività sotto il ponte della ferrovia. Almeno quella zona non farà da tappo” conclude.