SANTA MARINELLA – Aula consiliare della sede municipale di  via Cicerone gremita di studenti  in occasione della commemorazione della Giornata della Memoria promossa dall’amministrazione comunale di Santa Marinella. La cerimonia si è svolta alla presenza del sindaco Pietro Tidei e del vescovo Gianrico Ruzza oltre che del Parroco Don Salvatore Rizzo di tutte le autorità militari Carabinieri e Guardia Costiera  studenti delle scuole primarie e secondarie della città. Una platea attenta ha seguito con grande interesse l’intervento del sindaco che ha voluto ripercorrere il dramma della Shoah.

Il sindaco ha usato parole semplici e tematiche efficaci che hanno catturato l’attenzione dei bambini e dei giovani presenti e poi si è rivolto per ringraziarli per la loro presenza ai rappresentanti della comunità ebraica sempre numerosa soprattutto durante il periodo estivo e ha anche annunciato che il comune è ben disponibile anche a realizzare in una’ottica di amicizia e fratellanza anche una sinagoga proprio a Santa Marinella. “Oggi il vescovo è qui – ha proseguito Tidei- proprio per dirci questo, per darci il suo insegnamento  ovvero di amare il nostro prossimo. Il piccolo Di Veroli fu ucciso alle fosse Ardeatine ed era il figlio di una famiglia di villeggianti di Santa Marinella. Fu l’ex sindaco Silvio Caratelli a voler intitolare a questa vittima innocente una strada della cittadina ed oggi noi abbiamo voluto ric0rdare l’eccidio di quel bambino scoprendo una targa in suo onore”. Attualizzando poi il suo intervento, il sindaco ha preso una sua posizione contro il dramma della guerra in Ucraina pensando sia anche giunto il momento di dire basta alla fornitura di armi.

“Ancora oggi sento la vergogna per quanto accadde – ha detto il vescovo Ruzza-. Furono uccisi sei milioni ebrei che non erano più considerati degli esseri umani poiché rappresentavano un problema per i Nazisti che volevano eliminare un popolo che era vicino a Dio. Gli ebrei potevano essere perseguitati senza incorrere in alcun reato. Agli Ebrei con l’emanazione delle leggi razziali furono tolti tutti diritti. Ci sono ancora oggi popolazioni oppresse come in Etiopia per questo dobbiamo prendere grande distanza da ogni forma di discriminazione”. Anche, gli studenti hanno voluto dare con letture di alcuni brani e poesie, il loro contributo  con una testimonianza sul dramma dell’ Olocausto. Questo perché come hanno voluto ricordare ancora  il sindaco Tidei e il Vescovo Ruzza non si avveri mai  quanto ha detto, solo pochi giorni fa, la senatrice Liliana Segre che teme che fra qualche tempo, di questo drammatico capitolo di storia nei libri di testo  verrà riportata solo qualche riga. “Mobilitiamoci tutti- ha concluso- Tidei- affinché questo non avvenga mai, teniamo accesa questa fiammella del ricordo della strage nei campi di sterminio  che per sempre deve essere da monito all’intera umanità”.

Il Sindaco

Avv Pietro Tidei

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