La questione del Forno Crematorio di Civitavecchia sbarca in Senato con una interrogazione a risposta scritta, promossa dal Coordinatore locale di NcS Nicola De Liguori, del Sen. Gian Marco Centinaio (LN/NcS) rivolta al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. ” Un atto dovuto ” dichiara il Senatore Leghista , nonché Coordinatore Lazio di Noi Con Salvini ” per l’apprensione con cui stiamo seguendo l’evolversi di questo progetto incautamente promosso dall’ Amministrazione Pentastellata di Civitavecchia nei modi e nelle prassi che ci hanno resi dubbiosi sia su l’utilità che sulle conseguenze ambientali , a nostro dire di ulteriore danno alla salute dei cittadini in un territorio già martoriato da insediamenti industriali al punto di rivolgerci al Ministro dell’Ambiente ad interessarsi nell’ambito delle proprie competenze per la tutela dell’ambiente e anche in considerazione degli studi effettuati per l’individuazione dello stato dell’ambiente sul territorio delle Regioni ai fini dell’attuazione del piano strategico degli impianti di incenerimento (di cui all’art. 35 del decreto-legge 12c settembre 2014 , num. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, num. 164), proprio per l’interessamento del Ministro e per garantire condizioni ambientali accettabili agli abitanti di Civitavecchia. Considerando anche” continua il Senatore” che il Sindaco di Civitavecchia, nonostante le richieste consistenti dei cittadini per l’indizione di un referendum atto alla scelta democratica di quest’ultimi su un tema così importante per la città si è appellato per uscire dall’empasse di una decisione già presa senza il parere dei cittadini, ad una Commissione Tecnica Speciale del Comune che ha bocciato categoricamente il referendum con la motivazione che non si potrebbe bloccare il progetto per lavori già iniziati e che l’eventuale blocco avrebbe avuto riscontri negativi sulle Casse del Comune, tali motivazioni non sono solo opinabili ai fini dell’applicazione di uno strumento democratico come il referendum , ma non tengono conto nemmeno dei risvolti ambientali della realizzazione dell’opera. Queste oltre ad altre, nel pacchetto interrogazione, le ragioni rivolte al Ministro dell’Ambiente “.