Cerveteri, alla Necropoli della Banditaccia domenica visite guidate al Tumulo Moretti, Tumulo degli Animali Dipinti e Tomba dei Rilievi
L’Assessore Lorenzo Croci: “i tour domenicali un appuntamento estremamente atteso in tutto il nostro Litorale”.
Come ogni domenica tornano nel Sito UNESCO della Necropoli Etrusca della Banditaccia di Cerveteri le visite guidate e le aperture straordinarie per turisti e visitatori.
Domenica 22 ottobre l’Assessorato allo Sviluppo Sostenibile del Territorio, con la Soprintendenza ed in collaborazione con la Cooperativa Artemide promuovono una nuova giornata alla riscoperta del patrimonio storico e artistico etrusco.
Il programma prevede la visita al Tumulo Moretti e al Tumulo degli Animali Dipinti, eccezionalmente aperti al pubblico, per poi proseguire con la visita all’area monumentale del Recinto, con l’immancabile passaggio alla Tomba dei Rilievi, uno dei simboli di Cerveteri nel mondo.
“Anche nel mese di ottobre le domeniche culturali alla Necropoli della Banditaccia si confermano essere un appuntamento estremamente atteso in tutto il litorale – ha dichiarato Lorenzo Croci, Assessore allo Sviluppo Sostenibile del Territorio del Comune di Cerveteri – in questi ultimi fine settimana, complice anche il bel tempo, sono state davvero tantissimo le famiglie che hanno deciso di trascorrere una mattinata nella nostra Città, nella nostra Necropoli, a passeggio tra la nostra storia millenaria. Sempre alla Necropoli inoltre, sarà possibile anche ammirare una nuova Via degli Inferi, della quale proprio pochi giorni fa, i volontari del G.A.R. – Gruppo Archeologico Romano Sezione di Cerveteri-Ladispoli ‘Antonio Itri’, ne hanno inaugurato un ulteriore tratto. Turisti, visitatori, appassionati di archeologia e famiglie: vi aspettiamo nella nostra bellissima Necropoli”.
La visita guidata ha inizio alle ore 11.00. Previste agevolazioni per bambini e ragazzi. Per informazioni e prenotazioni chiamare i numeri 392.6121692 e 06.99552637, oppure rivolgersi al Punto di Informazione Turistica in Piazza Aldo Moro.