Cerveteri, con Scuolambiente una serata di musica e poesia per Chernobyl
Appuntamento per domenica 13 gennaio a Sala Ruspoli. L’Assessora Battafarano: “un evento che accende nuovamente la luce sul più grande disastro nucleare della storia”.
Musica e poesia per non dimenticare il disastro nucleare di Chernobyl. Con questo obiettivo, Scuolambiente, Associazione di volontariato sociale e ambientale attiva nel territorio da oltre un quarto di secolo, propone una serata spettacolo all’interno dei locali di Sala Ruspoli in Piazza Santa Maria per domenica 13 gennaio alle ore 17.00, che coniugherà letture, brani, filmati e testimonianze.
“L’Associazione Scuolambiente e la Presidente Maria Beatrice Cantieri da tantissimi anni svolgono un grande lavoro di sensibilizzazione e promozione dei progetti legati ai bambini oncologici di Chernobyl e più in generale a tutti i temi legati alla tutela e al rispetto dell’ambiente – ha dichiarato Federica Battafarano, Assessora alle Politiche Culturali del Comune di Cerveteri – con l’evento di domenica, inserito all’interno del programma invernale degli eventi culturali della nostra città, si vuole nuovamente accendere la luce su quello che universalmente viene riconosciuto come il più grande disastro nucleare che la storia ricordi, ovvero quello di Chernobyl, le cui conseguenze sono ancora ben visibili in tanti territori”.
Ricco e variegato il programma messo a punto da Scuolambiente, che ha realizzato l’iniziativa con la Pro Loco Marina di Cerveteri. Tris di cori e gruppi vocali: Il Coro ‘Le Pulci’ con ‘scherzi & filastrocche’, diretto dal M° Francesca Reboa, il Gruppo Vocale Exafonix con ‘Gospel … e … un pop’ con il M° Luana Pallagrosi e il Coro ‘Sing’n Pray’ con ‘Mad Medley’, diretto dal M° Sarah Agostinelli. Intermezzi poetici affidati a Carla Staffieri e Davide Toffoli e ad Altiero Staffa, che interpreterà brani tratti dal libro ‘Preghiere per Chernobyl’.
Come consuetudine, Amministrazione comunale e organizzazione dell’evento hanno invitato il Console Bielorusso Dimistry Zakharchuk.