Rifiuti abbandonati: 13 multe in pochi giorni grazie alle fototrappole. Elevati verbali dai 170 ai 600euro. La Gubetti: “misura estrema ma necessaria”.
Ennesima offensiva dell’Amministrazione comunale di Cerveteri contro l’abbandono indiscriminato di rifiuti. In soli 7 giorni le fototrappole hanno beccato 13 trasgressori ai quali arriveranno altrettanti verbali per violazioni alla normativa nazionale e locale in materia ambientale. Le sanzioni variano dai 170 ai 600 euro, in base al tipo di contestazione.
Singolari le situazioni immortalate dai dispositivi e passate al vaglio degli agenti del comandante Cinzia Luchetti. In un caso l’aspirante trasgressore, in pieno giorno e in una zona discretamente trafficata, giunge con la propria autovettura nei pressi dei bidoni per la raccolta degli indumenti, scende dal mezzo, poi scarica i propri rifiuti a terra incurante del reato che sta compiendo. In un altro caso, due persone giunte con la propria autovettura, dopo aver scaricato alcuni oggetti piuttosto ingombranti, si guardano intorno e probabilmente insospettiti da qualcosa, rimettono i rifiuti in macchina e lasciano il posto. Una fenomenologia variegatissima e inspiegabile.
Le fototrappole posizionate nel territorio, di ultima generazione, sono dispositivi totalmente autoalimentati, dotati di ampia memoria rimovibile e di sensori notturni, e si stanno rivelando un validissimo ausilio nel contrasto agli incivili e ai comportamenti dannosi per l’ambiente e il paesaggio. Consentendo piuttosto facilmente di risalire all’identità di chi trasgredisce.
“La guerra a chi abbandona rifiuti in strada è partita – ha dichiarato Elena Gubetti, Assessora alle Politiche Ambientali del Comune di Cerveteri – l’arma usata è quella delle fototrappole che, installate in alcuni punti del comune di Cerveteri, hanno iniziato a dare i primi frutti. E ci sono le prime multe salate per i ‘furbetti’ dell’abbandono illegale. Non c’è buio che tenga: i sensori delle telecamere sono in grado di ‘vedere’ anche in orari notturni. La nostra amministrazione è convinta che oltre alle azioni repressive come il posizionamento delle fototrappole, servano anche campagne di sensibilizzazione, ed educazione oltre che l’istituzione di servizi sempre più efficienti affinché tutti arrivino al rispetto delle regole e del territorio. I dati forniti dalla nostra Polizia Locale da un lato ci testimoniano quanto sia stato giusto posizionare le fototrappole, ma dall’altro, visti i numeri della prima settimana, ci dicono che purtroppo sono ancora in molti a non aver ben compreso quanto sia importante rispettare e tutelare il territorio. Probabilmente, una volta che riceveranno il verbale a casa, capiranno la lezione”