Cerveteri in soccorso di una scolaresca di Almuneacar rimasta a terra in aeroporto: la storia a lieto fine che rafforza il gemellaggio
Nella notte tra mercoledì 21 e giovedì 22 giugno, accoglienza in extremis a Cerveteri per una scolaresca che aveva perso il volo aereo di ritorno in Spagna.
Il rapporto di gemellaggio tra Cerveteri e Almuneacar si rafforza in maniera indissolubile e davvero speciale. A stringere ancor di più il legame, ci ha pensato il destino ed una scolaresca di ragazzi e ragazze di Almuneacar tra i 15 e i 17anni, che nella notte di mercoledì 21 giugno, a causa di un incidente stradale mortale, sono arrivati tardi all’aeroporto di Fiumicino perdendo il volo aereo del ritorno.
A correre in soccorso degli studenti, in virtù dello storico rapporto di amicizia istituzionale e personale che lega da tanti anni il Sindaco di Almuneacar e Cerveteri, il Presidente del Consiglio comunale Carmelo Travaglia, che in accordo con il Sindaco Elena Gubetti, grazie al supporto e sostegno dell’azienda di trasporti Galati, si è recato in Aeroporto per recuperare la scolaresca ed ospitarla a Cerveteri, dove l’Amministrazione ha aperto le porte del Comune offrendo loro ospitalità e un posto sicuro per la notte.
Ieri mattina, al risveglio, dopo una ricca colazione, e una visita nel nostro centro storioco è stato organizzato un ingresso al Museo Nazionale Cerite anche grazie alla collaborazione di Nadia De Rossi di Artemide Guide e il ritorno in aeroporto, grazie al pullman offerto dalla Famiglia Lupi della squadra di calcio del Città di Cerveteri, che come sempre si è reso immediatamente disponibile ad aiutare i ragazzi.
“Quello che abbiamo ricevuto mercoledì sera dal Sindaco di Almuneacar è stato un vero e proprio grido di aiuto – ha dichiarato il Sindaco di Cerveteri Elena Gubetti – oltre a lui, e ovviamente ai docenti che hanno accompagnato le classi in questa gita nella Capitale, in pensiero c’erano tutti i genitori di questi ragazzi. Da rappresentanti delle Istituzioni e come padri e madri di famiglia anche noi, non potevamo fare finta di nulla. Ringrazio pertanto il nostro Presidente del Consiglio comunale Carmelo Travaglia che, appena contattato dal Sindaco spagnolo non ha esitato un secondo nonostante si trovasse in una cena a Roma con sua moglie, a modificare la serata e a contattare l’azienda di trasporto Galati che tempestivamente ha modificato una corsa per andare all’aeroporto a raccogliere i ragazzi e portarli a Cerveteri. Una bella storia di comunità, che rafforza ulteriormente l’unione tra Cerveteri e la città spagnola”.
“Lasciare tutti questi ragazzi dormire in aeroporto, stanchi sia per il gran caldo che per la gita che si stava per concludere, dopo essere rimasti imbottigliati nel traffico per ore, umanamente non avrebbe fatto dormire sereni noi – ha dichiarato il Presidente del Consiglio comunale di Cerveteri Carmelo Travaglia – per questo non appena alcuni amministratori di Almuneacar mi hanno contattato, ho immediatamente chiamato in primis il Sindaco Elena Gubetti, informandola dell’accaduto, e subito dopo Gino Galati, che ha deviato verso Fiumicino un proprio pullman di ritorno da Roma per prelevare i ragazzi e portarli a Cerveteri. Anche all’arrivo a Cerveteri, c’è stata grande collaborazione da parte di Paolo Lancianese del Jolly Bar che ringrazio per aver riaperto la cucina all’una di notte offrendo una cena di soccorso. Un ringraziamento speciale lo rivolgo infine anche ad Artemide Guide, nella persona di Nadia De Rossi, che ha offerto la sua disponibilità per accompagnare i ragazzi sia alla Necropoli che al Museo, e alla Famiglia Lupi, che ci ha messo a disposizione il pullman del Cerveteri per riportare tutti all’Aeroporto”.
“Come componente del Consiglio comunale di Cerveteri oramai da tanti anni e ancor di più in questi anni da Presidente del Consiglio comunale ho sempre avuto a cuore il tema dei Gemellaggi – ha concluso Travaglia – quanto accaduto la scorsa notte è la testimonianza più fulgida di quanto i rapporti tra le città gemellate possano rappresentare. Avendo visto gli occhi di quei ragazzi ho capito ancor di più che quello che cercavano non era un alloggio comodo, ma il bisogno di essere rassicurati e di una presenza amica. Non è facile trovarsi fuori casa in un paese lontano senza parlare la lingua; volevano la tranquillità di stare tra amici e questo lo abbiamo garantito. Risultare determinanti in una situazione emergenziale è motivo di grande soddisfazione, la mia speranza è che i ragazzi lo ricordino come un’avventura e un momento di incontro e tornino a Cerveteri magari come turisti o studenti”.