CERVETERI: MULTISERVIZI, IN SEI ANNI AZZERATE PERDITE. NEL 2017 OLTRE 500MILA EURO DI UTILI
La Multiservizi Caerite Spa è un esempio di società municipalizzata che negli ultimi anni ha visto azzerare le passività del bilancio arrivando a produrre oltre 500mila euro di utili. E’ quanto emerso nel corso della conferenza stampa che si è tenuta ieri a sala Ruspoli per illustrare alla cittadinanza i risultati raggiunti dalla società pubblica che con oltre 50 tra dipendenti e collaboratori gestisce per conto del Comune di Cerveteri le Farmacie Comunali, la manutenzione del Verde Pubblico, i Cimiteri Comunali, l’Illuminazione Pubblica ed il servizio irriguo nella frazione di Cerenova.
I bilanci parlano chiaro e segnano negli ultimi tre anni un trend in forte crescita, in totale controtendenza con i dati delle altre municipalizzate italiane, molto spesso costrette a ricorrere ad aiuti finanziari dell’azionista di maggioranza o a dismettere servizi essenziali per la cittadinanza. Come ha ricordato il direttore generale, Alberto Manelli, “tra i settori gestiti dalla Multiservizi l’unico che puó produrre utili è chiaramente quello delle farmacie comunali sulla cui gestione in questi anni si è fatto molto, puntando al monitoraggio costante dei dati, all’efficientamento degli acquisti e delle vendite delle cinque farmacie comunali. Nel 2009 la Multiservizi segnava, infatti, nei bilanci 991mila euro di perdite, cifra azzerata nel 2013 e che negli ultimi due esercizi è arrivata a registrare utili per oltre 550mila di euro”.
Per l’amministratore unico di Multiservizi, Claudio Ricci, i risultati sono stati raggiunti “grazie ad un approccio manageriale in tutti i settori che ha consentito la raccolta di dati fondamentali per l’analisi e la programmazione dei servizi offerti. Dal verde pubblico, che rappresenta l’impegno più importante della Multiservizi, alla gestione delle farmacie comunali, fino all’illuminazione pubblica l’approccio improntato alla massima efficienza attraverso strumenti di analisi dei dati ha portato la Multiservizi ad essere, ad esempio nella gestione delle farmacie, in 47sima posizione su 281 nelle graduatorie del fatturato e in 21sima posizione in quella relativa agli utili”. Numeri che sono stati certificati da uno studio condotto dalla Plimsoll Publishing Ltd, società inglese specializzata nell’analisi strategica ed economica del settore della distribuzione farmaceutica. “Uno scenario positivo – ha aggiunto Ricci – che nel 2019 ci metterà nelle condizioni, per la prima volta nella storia di questa società, di portare utili alla cittadinanza di Cerveteri, a dimostrazione che il pubblico può essere gestito in maniera virtuosa e offrire servizi di grande qualità”.
A rivendicare l’importanza del lavoro svolto dall’azienda partecipata è stato il vice sindaco, Giuseppe Zito, che ha sottolineato “la volontà dell’amministrazione comunale di rivedere lo statuto per affidare alla Multiservizi altri lavori come la manutenzione stradale, la gestione della sosta a pagamento e in futuro anche la possibilità di riportare nel servizio pubblico la gestione dei rifiuti”. Quanto al verde, l’assessore all’ambiente, Elena Gubetti, ha ribadito “l’importanza del lavoro svolto dalla Multiservizi grazie alla programmazione degli interventi e ai report mensili che consentono alla cittadinanza di conoscere in tempo reale le attività svolte sul verde pubblico”.
Ad oggi sappiamo, ad esempio, che la superficie erbosa su cui Multiservizi esegue il taglio erba, è pari a circa 257.528 mq. Si tratta di 26 ettari dislocati su 13.400 ettari totali di superficie comunale. Le cunette stradali si estendono per 327.784 mq (32 ettari). Non calcolando le campagne cervetrane, il verde orizzontale gestito da Multiservizi corrisponde quindi al 12% di tutta la superficie del territorio urbanizzato di Cerveteri.
Altra novità apportata fin dall’inizio di questi due anni è stata la rendicontazione di tutte le attività svolte. A partire dalla seconda metà del 2016 ad oggi, infatti, è possibile risalire ad ogni singolo intervento svolto in qualunque giorno, avendo a disposizione informazioni su quante ore, quali e quanti operai, quali mezzi e attrezzature sono servite per la singola lavorazione, anche di una durata di soli 10 minuti.
Per quanto riguarda gli alberi e dati quantitativi, si è partiti da una situazione decisamente critica, in quanto erano moltissime le alberature bisognose di interventi urgenti: nell’inverno tra il 2016 e il 2017 sono state effettuate circa 434 potature ordinarie sulle alberature del territorio. Nel 2018, da gennaio a novembre, 310 potature ed è cominciato da poco un’altra fase di questa attività, dove si prevede, fino a febbraio prossimo, la potatura di altre 150 alberature.
Di abbattimenti, se ne contano 122 nel 2017 e 66 nel 2018. All’attività di abbattimento si è voluto sempre associare l’attività di messa a dimora di nuove alberature: nel 2017 sono state piantate 40 nuove alberature e nel 2018, tra alberature e specie arbustive, saranno piantumate 140 essenze vegetali. Per approfondire il discorso di qualità di quest’ultime, circa 20 sono alberi già di grandi dimensioni; non si tratta più di piccoli alberelli con fusti di un pollice di diametro, ma di alberature anche di 2,5/3 metri di altezza.
Al tema alberature si collegano i dati riguardanti il patrimonio arboreo di Cerveteri, poiché, ad oggi, sono state censite ed esaminate 2.817 alberature. Per ognuno di questi numeri sono associate informazioni relative a specie, altezza, diametro, ultimi interventi effettuati e interventi da programmare. Il catasto arboreo è uno strumento operativo e tecnico importantissimo per programmare, gestire, utilizzare ed orientare lo sviluppo futuro delle aree verdi. Inoltre, la legge n. 10 del 2013 prevede che tutti i comuni sopra i 15.000 abitanti si dotino di un catasto delle alberature ma la Multiservizi ha deciso di affiancarlo ad una valutazione di stabilità, la Visual Tree Assessment (anche abbreviata Vta), che si basa sull’identificazione dei sintomi di decadimento strutturale dell’albero, sull’approfondimento di tali difetti mediante analisi visiva e tecniche strumentali e sull’attribuzione di una classe di rischio di schianto.
Si può parlare, pertanto, di un approccio di gestione evoluta del patrimonio arboreo, in quanto si monitorano nei tempi corretti la salute delle piante e si garantisce la sicurezza delle cose e delle persone, “un segnale – come ha ricordato l’assessore Gubetti – che testimonia la grande attenzione all’ambiente e alla sostenibilità da parte dell’amministrazione comunale”.