“Siamo partiti in un giorno di pioggia, cacciati via dalla nostra terra che un tempo si chiamava Italia, e uscì sconfitta dalla guerra…” Così nella bellissima canzone Magazzino 18, Simone Cristicchi ricorda l’esodo dei 300mila giuliano-dalmati e la tragedia delle foibe, in cui vennero torturati e uccisi più di 10mila italiani tra il 1943 e il 1945. Oggi si celebra il giorno del Ricordo, dobbiamo sempre tenere viva la memoria affinché momenti così bui, di guerra, deportazione dalla propria patria e barbare torture non si ripetano mai più. Un impegno che proprio oggi deve essere profuso in maniera straordinaria, soprattutto da parte delle istituzioni, nel comunicare messaggi di dialogo, accoglienza e inclusione. Perché come dice Piero Calamandrei: “La libertà è come l’aria. Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”. A dichiararlo è Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri in occasione del Giorno della memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.