Il Presidente del Consiglio comunale Carmelo Travaglia replica al Consigliere comunale Luca Piergentili.
“A seguito del Consiglio comunale tenutosi nella giornata di ieri in modalità remota per le note restrittive COVID-19, mi trovo mio malgrado costretto nuovamente a dover fare delle precisazioni in merito alle dichiarazioni da parte del Consigliere comunale Luca Piergentili, da me espulso dalla seduta attraverso la disconnessione della sua utenza a seguito di numerose e ripetute intemperanze, violazioni del regolamento e mancanza di rispetto verso l’intero Consiglio e nei confronti della Presidenza”. Lo dichiara Carmelo Travaglia, Presidente del Consiglio comunale di Cerveteri a seguito del post sui social network, poi condiviso su vari gruppi locali e ripreso da alcune testate giornalistiche del Consigliere di opposizione.
“Non è la prima volta che purtroppo, nel rispetto del ruolo che ricopro e del corretto proseguimento dei lavori della massima assise cittadina, mi trovo nella spiacevole condizione di dover procedere all’espulsione di un Consigliere – dichiara il Presidente del Consiglio comunale di Cerveteri Carmelo Travaglia – devo dire che se usassi un metodo più rigido di quanto denunciato dai Consiglieri, probabilmente Piergentili verrebbe espulso ad ogni Consiglio comunale. Non permetto a nessuno, tantomeno al Consigliere Piergentili, di tacciarmi di non essere democratico. Rispetto e faccio rispettare il Regolamento dell’Aula, cosa che anche in questa occasione il Consigliere non ha fatto, dapprima rivolgendosi al sottoscritto ricordandogli, con modo decisamente irrisorio, di non trovarci a Cuba, quasi a voler indicare un atteggiamento dittatoriale da parte del sottoscritto e poi continuando ad intervenire nonostante le ripetute ammonizioni”.
Altro aspetto sul quale si sofferma Travaglia è quello legato ai Consigli comunali convocati in modalità totalmente in streaming. “Da diversi Consigli vengo accusato di non essere rispettoso delle opposizioni per via della decisione, che di fatto non fa altro che seguire quanto previsto dal Governo in materia di distanziamenti interpersonali tra le persone e sull’impossibilità di fare riunioni in presenza, di convocare Consigli comunali solamente in modalità remota. Gli stessi che mi accusano dimenticano che a loro viene permesso di collegarsi in 4-5 persone in una sola stazione di comunicazione, mentre il Decreto recita che i consiglieri devono essere riconosciuti individualmente a loro nome”.
“Il Consigliere Piergentili mi invita a studiare meglio il regolamento – conclude Travaglia – accoglierò il suo consiglio con estremo piacere. Si può e si deve sempre migliorare. Di contro, a lui, mi permetto di consigliare di imparare ad avere un atteggiamento più consono al ruolo che dovrebbe essere onorato di ricoprire, il ruolo che i cittadini gli hanno affidato per rappresentarli in maniera dignitosa e rispettosa delle Istituzioni. Però se c’è qualcuno che deve studiare il regolamento è proprio il Consigliere Piergentili e quei consiglieri che per solidarietà si sono scollegati, in quanto l’articolo 11 da lui citato calca perfettamente il mio operato. Concludo ricordando che solo Piergentili è stato allontano, mentre gli altri sono usciti per loro volontà ed è quindi falso che io avrei oscurato tutti”.