Sulla questione dell’area cimiteriale per il seppellimento dei non nati, si assiste in queste ore ad una certa canea aizzata da movimenti politici di opposizione e, in alcuni casi, da associazioni che probabilmente hanno compreso male il tema e poi sbagliato completamente il bersaglio dei loro strali.

Lasciamo a più autorevoli commentatori il compito di pronunciarsi su una simile gazzarra orchestrata su un’area di venti metri quadrati (sì: 20 metri quadrati in tutto!) dove famiglie che hanno affrontato un dramma possano trovare, se vogliono, una traccia terrena, oppure procedere all’incenerimento (come già avveniva) in base alle loro scelte. Il fatto è che l’atto:

– trova la sua natura giuridica nel Dpr 285/90 (capo I art. 7), che è una Legge dello Stato

– promana da una convenzione che l’Asl (epoca Zingaretti) ha approvato nel dicembre del 2017 con la onlus

– e da una richiesta della stessa Onlus, sulla base del regolamento di polizia mortuaria approvato dal Comune il 28 marzo del 2019 (epoca M5s), per gli spazi in questione

– Spazi per i quali ha regolarmente provveduto, il 26 aprile del 2019 (epoca M5s), ad un bonifico di 3000 euro alle casse comunali.

Che il Comune abbia ora provveduto a dare seguito a tutto questo è l’adempimento di un iter già avviato in precedenza, che non ha richiesto alcun atto politico della attuale Giunta. E che si verifichi, tanto per citare i Sepolcri di Foscolo, una “corrispondenza d’amorosi sensi” tra M5s e sinistre residuali, che l’iter lo hanno seguito fin dai primi passi, è davvero un insulto alla loro stessa intelligenza.

Ufficio Stampa del Sindato Tedesco

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