Il Senatore di Fratelli d’Italia Giorgio Salvitti commenta a Santa Marinella le riforme del Governo Meloni per cambiare l’Italia: Fisco, Giustizia, Premierato, Autonomia.

SANTA MARINELLA – Nella mattinata del 10 agosto, a Santa Marinella presso il bar “Dolce Aroma” di piazza Civitavecchia, il Senatore di Fratelli d’Italia Giorgio Salvitti ha incontrato gli iscritti al Circolo “Pirgy” di Fratelli d’Italia per rendere noti, affinché se ne facciano a loro volta portavoce, i risultati conseguiti dal Governo Meloni nel suo sforzo a voler cambiare l’Italia.

Al centro dell’incontro le quattro grandi riforme che nelle intenzioni del Governo rivoluzioneranno la Nazione: Fisco, Giustizia, Premierato e Autonomia. Riforme che il Governo Meloni, mantenendo fede alle promesse fatte in campagna elettorale, sta portando avanti per permettere all’Italia di eliminare sistemi di potere, lungaggini burocratiche e procedimenti vetusti che la rallentano e la danneggiano agli occhi dei competitors internazionali.
Partendo dalla rivoluzione del Fisco, uno dei provvedimenti più importanti che caratterizza l’operato del Governo Meloni in questo anno e mezzo, la riforma sta producendo sin da ora degli effetti straordinari sia per l’atteggiamento più collaborativo da parte dell’Agenzia delle Entrate nei confronti dei contribuenti sia per la crescita economica, che ha comportato l’assunzione da gennaio ad oggi di 450.000 lavoratori a tempo indeterminato. Ciò ha permesso un aumento del gettito che solo nei primi quattro mesi di quest’anno è stato di 10,8 miliardi di Euro.
La riforma della giustizia, invece, si propone di eliminare il sistema correntizio interno alla magistratura, che la dilania a scapito dell’imparzialità del giudice – principio costituzionale – e a danno, ovviamente, del cittadino, che incappa poi in processi lunghi e in sentenze spesso ingiuste. Punti cardine di questa riforma – attesa da anni – sono: la “Separazione delle Carriere”, che punta a dare effettiva attuazione all’art. 111 della Costituzione che regola il giusto processo; la creazione di due “Consigli Superiori della Magistratura”, uno per i Giudici e l’altro per i Pubblici Ministeri, totalmente svincolati da qualsiasi forma di controllo dell’Esecutivo; modifica dell’art. 114 del Codice di Procedura Penale, per porre un argine alla pubblicazione indiscriminata delle intercettazioni di cui negli anni è stato fatto uno scellerato abuso.
Autonomia e premierato, infine, vanno di pari passo: la prima conferisce alle Regioni maggiori responsabilità e maggiori oneri nella gestione dei fondi, che a questo punto non potranno più essere sperperati dall’incapacità dei singoli governatori; pur sempre nel rispetto dei Lep, sono previste erogazioni riservate anche alle Regioni che non richiederanno maggiore autonomia. A questo sistema polarizzato, però, andrà ad affiancarsi un governo centrale più forte, il “Premierato”, legittimato dalla volontà diretta degli elettori. Elezione diretta del Presidente del Consiglio, incarico della durata di cinque anni, fine degli inciuci di palazzo, al governo chi vince le elezioni, addio ai senatori a vita: sono solo alcuni degli obiettivi del premierato, che ridarà stabilità all’esecutivo e credibilità nei consessi internazionali.
Nel commentare l’opinione contraria espressa dalle opposizioni, e in particolar modo dal Partito Democratico, il Sen. Salvitti ha ricordato che Premierato e Autonomia  sono stati nel recente passato oggetto di proposte e disegni di legge presentati ed approvati da chi oggi è in minoranza e all’epoca era al Governo del Paese (riforma del Titolo V della Costituzione approvata dal Governo D’Alema nel 2001). “Una sorta di memoria del pesce rosso”, l’ha definita il Sen. Salvitti che ha chiuso l’intervento sostenendo che “i risultati ottenuti da Giorgia Meloni nel suo primo anno e mezzo di governo sono più che incoraggianti e tutti gli indicatori economici ci confortano e ci dicono che stiamo percorrendo la strada giusta. Continueremo a salvaguardare la nostra Italia e prenderemo tutti quei provvedimenti per far crescere sempre di più la nostra Nazione”.

Il Senatore Giorgio Salvitti, eletto per Fratelli d’Italia nella XIX legislatura, è Membro della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, della 6^ Commissione permanente Finanze e Tesoro, della 8ª Commissione permanente (Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica),  del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa, Membro della Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, Membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere e Membro della Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori.

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