CIVITAVECCHIA ADERISCE A “DIRITTINCOMUNE”
A trentun anni dalla ratifica della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
L’assessorato alla Pubblica istruzione del Comune di Civitavecchia aderisce all’iniziativa “Dirittincomune”, promossa dall’Unicef in occasione del trentunesimo anno dalla ratifica italiana della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, con la legge n. 176 del 27 maggio 1991. Da quando la Convenzione è diventata parte dell’ordinamento giuridico del Paese, è progressivamente cambiata la visione dell’infanzia e dei suoi diritti, orientata allo sviluppo di tutti gli aspetti della vita di bambini e adolescenti, affidando alle istituzioni, a tutti i livelli di governo, il mandato di applicare i principi che vi sono sanciti, che divengono parte integrante delle politiche, dei programmi e delle decisioni pubbliche.
«L’adesione a questa iniziativa da parte del Comune di Civitavecchia» dichiara l’assessore Monica Picca, «è un impegno a mettere al centro di ogni politica i diritti dei bambini, ma allo stesso tempo promuovere un’immagine della Città come luogo che accetta, accoglie e valorizza le differenze e le diversità, caratterizzato da inclusione, partecipazione e collaborazione».
La scuola dell’infanzia e i nidi comunali, tramite la Pagina Facebook “Servizi Educativi Comunali Civitavecchia”, hanno promosso delle attività dedicate a questa giornata utilizzando l’hashtag #dirittincomune27maggio, con l’intento di promuovere un messaggio positivo ispirato proprio ai principi della Convenzione, la quale evidenzia la necessità di educare i bambini secondo uno spirito di comprensione, tolleranza, amicizia fra i popoli, libero da pregiudizi e discriminazioni. Inoltre, in occasione di questa giornata, a ogni bambino verrà consegnato un “Passaporto per i diritti”, valido per tutta la vita.
«La nostra idea» continua l’assessore Picca, «è quella di ispirarci ai principi della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia, considerandola non solo come un pilastro del diritto minorile, ma anche una guida di pedagogia che promuove la giusta cultura dell’infanzia. Il messaggio è quello di voler valorizzare e mettere in pratica i principi della Convenzione, un documento molto importante perché, per la prima volta, le bambine e i bambini sono stati considerati come cittadini capaci di avere opinioni e di prendere decisioni e non solo come persone che hanno bisogno di assistenza e protezione».