Il consigliere Pasquale Marino, del gruppo Lega al Comune di Civitavecchia, replica alla nota stampa del presidente pro tempore dell’Università Agraria Daniele De Paolis apparsa oggi su alcune testate civitavecchiesi: «Questa volta con l’articolo apparso sui media in data odierna, il De Paolis, o chi per lui, l’ha scritta veramente grossa perché equivoca andando a cercare “manine” interne che passerebbero documenti commettendo “un illecito che è in corso di accertamento” e che sarebbero tra i “suggeritori” disattenti del sottoscritto nello scrivere gli articoli. Infatti se il De Paolis leggesse con attenzione il mio articolo del 20 settembre si accorgerebbe facilmente che quando parlo della sua risposta del 19 settembre mi riferisco non alla sua lettera, che dice di aver spedito il 20 e che ignoravo e ignoro, ma al suo articolo che è comparso proprio domenica 19 su “La Provincia”. Tant’è che scrivo testualmente: “Daniele De Paolis, sordo ad ogni richiamo, ha nuovamente risposto in data 19 settembre con una nota stampa a una lettera pervenuta dalla Regione Lazio, la n° 0727439 datata 16 settembre 2021”. (Detta lettera regionale è pervenuta anche in Comune sempre in data 16 settembre 2021). Quindi si fa riferimento a un suo articolo che critica l’operato dell’onorevole Porello e della Regione Lazio».
Poi Marino rincara: «Quindi la pessima figura la fa proprio lui che, oltre a non rispondere mai nel merito e a far finta di non capire tutta la mole di documentazione che ormai dimostra inequivocabilmente che a Civitavecchia non ci sono usi civici, ora equivoca anche prendendo fischi per fiaschi e inventa “una storia torbida, fatta di infedeltà e lavoro sottobanco, il modo più schifoso di minare l’opera di una importante Istituzione locale”. La tecnica è sempre quella: scagliarsi contro tutti e autoincensarsi, ma ormai tutte le Istituzioni (Comune, Regione, Prefetto, Giudici) lo colpiscono con lettere e sentenze, i Comitati e la cittadinanza lo accusano opponendosi a vincoli di uso civico inesistenti. Si calmi, con i suoi fedelissimi del Comitato Esecutivo, e si renda conto che la politica sana non vuole il controllo di quella che ritiene sia la sua associazione, non spande “maldicenze” e “veleni”, ma gli sta ripetendo da tempo che la loro storia è terminata ormai da un anno e mezzo con la scadenza del mandato e che la loro gestione disattende completamente il mandato istituzionale e spendendo in maniera abnorme in avvocati con capitali che sono della collettività».
Infine, il consigliere della Lega conclude: «Termino con il solito invito a convocare immediatamente le elezioni per permettere all’associazione di dotarsi finalmente di uno statuto che rispetti le indicazioni della Conferenza Stato-Regione, in ottemperanza alla legge 168 del 2017 che prevede tutta una serie di controlli bellamente omessi nell’attuale Statuto come: Assemblea degli utenti, Comitato di Amministrazione eletto dall’Assemblea degli utenti, Presidente del Comitato di Amministrazione, Collegio dei Revisori dei Conti, Collegio dei Probiviri».