Civitavecchia, alla Comunità “Il Ponte” la messa con auguri natalizi del Vescovo Ruzza
Sabato 17 dicembre è stata celebrata dal Vescovo, Mons. Gianrico Ruzza, la messa degli auguri di Natale nel Salone della Comunità residenziale dell’Associazione Il Ponte – Centro di Solidarietà di Don Egidio Smacchia alla presenza di Autorità civili e militari, dei giovani ospiti della Comunità, delle loro famiglie, dei Volontari, Operatori ed Amministratori de Il Ponte.
Il Presidente, Pietro Messina, dopo il saluto del Vescovo, ha rivolto a tutti i presenti un messaggio di speranza per i giovani che hanno intrapreso il difficile percorso di riabilitazione dalle varie dipendenze, da cui sono afflitti, partendo da un non usuale parallelismo con la tragica situazione che stanno vivendo i giovani iraniani in lotta nel loro paese contro una folle dittatura, preda del fanatismo religioso, che sta distruggendo intere giovani generazioni, destinando quella stessa nazione ad un futuro di disperazione e di morte.
Nel nostro paese, così come in altre realtà occidentali, esistono, invece, Associazioni e Comunità che lavorano per dare un futuro ai giovani, vera risorsa da preservare e coltivare per evitare il declino della nostra cultura e delle nostre tradizioni democratiche, liberali e cristiane; e tutto ciò sarà possibile con il sostegno delle pubbliche istituzioni per una efficace opera di reinserimento sociale di coloro che, con fatica e con grande impegno personale, si battono per superare il disagio generazionale proprio delle società più avanzate.
Al saluto augurale del Presidente si sono unite le Autorità presenti, il Sindaco cittadino Ernesto Tedesco (accompagnato dall’Assessore Cinzia Napoli), il Sindaco di Allumiere Landi, la Vice – Sindaco di Tolfa Pennesi, la Presidente della Fondazione Ca.Ri.Civ. Gabriella Sarracco, il Comandante del CE.SI.VA. Generale di Divisione Fabio Polli, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Civitavecchia Cap. Bologna; i quali tutti si sono dichiarati disponibili, così come per il passato, a sostenere, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, l’attività dell’Associazione e della Comunità, che ospita ragazzi e ragazze minori ed adolescenti nonché mamme con bambini al seguito nel particolare programma “Coccinella”.