Si dice che la storia è ciclica, che si ripete. Al Comune di Civitavecchia infatti, ultimamente, le storie si assomigliano un po’ tutte. Come la relazione su un altro progetto di pescicoltura del funzionario dell’ufficio ambiente, che grazie all’Assessore Magliani è finita nel verbale della conferenza di servizi ed è diventata un parere favorevole all’impianto, allo stesso modo la relazione di un innominato RUP finisce magicamente sul tavolo del Consiglio di Stato e fa vincere un ricorso cautelare contro il Comune alla ditta che gestisce il forno crematorio, la quale potrà da domani incenerire senza limiti ed estendere la sua attività a tutto il comprensorio; sarà così fin tanto che il giudizio principale non sarà definito, con ormai ben poche speranze di vittoria. Due storie quasi identiche che hanno in comune gli stessi fattori, nonché gli stessi patetici protagonisti: documenti che finiscono, non si sa come, su tavoli importanti in cui si gioca la salute e la tutela dell’ambiente dei civitavecchiesi, società private che aumentano i loro profitti e amministratori pubblici che cadono dalle nuvole, scaricando su altri responsabilità dei misfatti a danno della cittadinanza. E tutto ciò avviene in un misteriosissimo silenzio generale.
Ci chiediamo infatti dove siano finiti i comitati che hanno fatto la guerra al forno crematorio? Ah, sono tra i followers di questo Sindaco. E il loro avvocato? Ah, era tra i candidati delle le sue liste.
Ci chiediamo: dove sta ora colei che, con la scusa del forno crematorio, abbandonò i valori del movimento 5 stelle per andare verso altri lidi più alla moda? Ah, fa l’assessore.
E soprattutto, dove sta chi all’epoca dei fatti era all’opposizione e fece del forno crematorio il suo cavallo di battaglia contro la passata amministrazione riempendo i (suoi) giornali di falsità? Ah, fa il vicesindaco.
Ci chiediamo, infine, dove sia la dignità di queste persone che ci amministrano, di coloro che tra una stretta di mano, una foto e una passeggiata alla Marina hanno collezionato in così pochi mesi i più grandi disastri amministrativi e ambientali che si potessero immaginare, passando con la ruspa sui traguardi ottenuti da chi c’era prima e mentendo spudoratamente agli elettori su quelle che erano le loro reali intenzioni.
Attivisti M5S Civitavecchia