“Ci è giunta notizia di una iniziativa da parte della sezione civitavecchiese dell’anpi consistente nella <<mostra di idee progettuali per la riqualificazione ambientale e funzionale dell’area antistante il Monumento alle Vittime dei bombardamenti (anglo-americani n.d.r.)>>
L’iniziativa è lodevole, poiché sebbene i comitati civici abbiano riportato il decoro al monumento sollecitando un restauro e una maggiore cura di quest’ultimo, un progetto che dia maggiore centralità all’area antistante e alla lapide monumentale sarebbe senza dubbio opportuno. Fin qui nulla di strano se non fosse che gli organizzatori sono quelli dell’anpi per l’appunto.
Ordunque, gli alleati degli Alleati che dai tetti segnalavano dove e cosa bombardare agli anglo-americani e che assaltavano le postazioni di contraerea (a difesa proprio da quei bombardamenti), mossi probabilmente da una volontà di espiazione, hanno deciso di fare penitenza e prendere a cuore il monumento alle vittime civili dei bombardamenti.
Dopo il furto dei fiori ai morti dell’anno scorso e delle coccarde dai bouquet delle organizzazioni non gradite di quest’anno, ci viene facile da pensare che adesso tra i neo partigiani vi sia chi intende dare seguito ad una manipolazione della narrazione degli eventi, intorno al monumento in questione. Per questo, pensiamo che a seguito di un improbabile mea culpa, si stia procedendo alla folgorazione sulla via di Damasco, con approdo alla redenzione finale. Ne siamo molto lieti e dal canto nostro, salutiamo l’iniziativa nella speranza che finalmente sia la volta buona”.
Centro Studi Aurhelio – Circolo Civitavecchia