L’Asd Civitavecchia Calcio 1920 è lieta di porgere il più caloroso benvenuto a Sara Sansone. Giovanissima leva del giornalismo sportivo locale, Sara è al momento anche l’addetto alla comunicazione per il Civitavecchia Volley, affiancherà Maurizio Spreghini nell’ufficio stampa neroazzurro. A lei le gesta di uno spicchio importante del calcio giocato neroazzurro, il piacere di raccontare una parte del settore giovanile sarà, sicuramente, solo l’inizio in questo cammino. In bocca al lupo Sara.
Sara Sansone: “sono grata di essere stata coinvolta in un progetto così bello”
Si cresce e c’è bisogno di farlo. I passi ben ponderati e complicati degli inizi, quella che sta per iniziare è la mia sesta stagione tra CPC2005 e Civitavecchia Calcio 1920, sono ora invece decisi e aperti a nuove prospettive verso il futuro. Serviva dare ninfa e cominciare a creare un nuovo sistema di comunicazione, senza assolutamente uscire dai binari fino ad ora intrapresi, ma con la possibilità di dare una differente visione del settore mediatico. Un passo ponderato ma vecchio almeno di due anni, tra una fine col fiato corto e l’inizio successivo, troppo vicino per ragionare, avevo rimandato la decisione. Fino a ieri. Era necessaria la crescita di questa parte di società, magari immettendo qualcuno che di calcio ne sapeva anche poco ma aveva, allo stesso tempo, padronanza della lingua e, soprattutto, fantasia nel descrivere quanto accadeva. Confrontandomi con il presidente Patrizio Presutti ho fatto ricadere la scelta su Sara Sansone, giovanissima ma con voglia di imparare e immettere le sue idee, con quella parte femminile che darà sicuramente altra verve alla comunicazione. Ci sarà da lavorare ora, il percorso è solo ai convenevoli iniziali.
D-Innanzitutto benvenuta al Civitavecchia Calcio 1920. Sei giovanissima ma di esperienza ne hai già, ci racconti qualcosa di te.
R Sono felice di entrare a far parte del team della Civitavecchia Calcio 1920 e di colorare il viaggio della stagione 2020-2021 con le mie parole. Amo lo sport e amo scrivere, nel giornalismo sportivo ho la possibilità di unire queste due passioni. Ho iniziato a scrivere articoli sportivi a 13 anni, ho seguito per due anni le prime squadre dell’Asp Civitavecchia per Idea Radio. L’opportunità che mi ha permesso di crescere maggiormente mi è stata offerta dalla Presidente Viviana Marozza in casa Cv Volley, dove ho militato come atleta nelle giovanili e da qualche anno seguo alcuni gruppi come secondo. Da cinque stagioni gestisco personalmente l’Ufficio Stampa dell’A.S.D. Civitavecchia Volley e continuerò a farlo di pari passo con quello della Vecchia. Nella scorsa stagione mi sono occupata anche delle notizie riguardanti l’Asp Civitavecchia. Inoltre a novembre ho pubblicato con l’editore Gruppo Albatros Il Filo il mio romanzo di esordio “Dritto al cuore”. Da questa stagione affiancherò Maurizio Spreghini, da lui cercherò di carpire tutte le conoscenze che posso, sarà il mio punto di riferimento soprattutto all’inizio della stagione.
Ci sono tante idee e collaborazioni in cantiere che mi permetteranno di crescere e migliorare e sono felice di poter iniziare a scrivere di calcio con la Vecchia.
D- Chiamata sicuramente inaspettata, cosa hai pensato e quale è stato poi il primo impatto quando hai conosciuto la nostra realtà.
R- Quando mi è stato proposto di occuparmi delle Giovanili ho provato una grande emozione. È gratificante rendersi conto che il lavoro che stai svolgendo con pazienza e determinazione venga riconosciuto e ritenuto valido anche in ambienti diversi dal volley. Non avevo mai messo piede nell’impianto Tamagnini, ma mi sono sentita fin da subito accolta e ciò è un ottimo punto di inzio: mi piace stringere relazioni umane e sentirmi a casa quando scrivo per l’Ufficio Stampa di una società. Ho conosciuto subito il Presidente Patrizio Presutti, siamo entrati in sintonia e mi sento in linea con i valori morali coltivati in società.
D- Diciamo che leggendo i tuoi articoli sul volley sono certo di aver chiesto la collaborazione ad una persona validissima. Di calcio però dovrai “masticarne assai” da qui in avanti, vista la tua giovane età e, di riflesso, conoscenza calcistica. Con quale spirito inizi e con quali prospettive da qui in avanti.
R- Sono molto giovane e la strada è tutta in salita, ho molto da imparare anche se ho già qualche anno di esprienza. Ho la fortuna di aver incontrato tante persone che credono in me e nel modo in cui scrivo. Scrivere di calcio senza averne mai masticato granché per una società così importante è una sfida. Sono una ragazza determinata, conosco i miei punti di forza ma soprattutto sono consapevole di quali sono i tasselli mancanti del puzzle: per diventare una professionista devo lavorare molto ed imparare da chi ha più esperienza di me. Sono grata di essere stata coinvolta in un progetto così bello.
D- Scriverai del mondo giovanile, U14-15-16 e 17. Sei cosciente che racconteremo gara dopo gara del futuro prossimo del nostro movimento.
R- È una grande responsabilità e farò del mio meglio. A Civitavecchia abbiamo tante realtà ed atleti che non possono passare sotto silenzio e sono felice di aiutare Maurizio a dar voce ai giovani calciatori neroazzurri che inseguono i loro sogni correndo dietro ad un pallone. È un compito delicato e avvincente che con il passare del tempo mi permetterà di veder crescere la società, i ragazzi e di sviluppare io stessa nuove competenze e conoscenze.
D-Sostanza e non solo apparenza, il Civitavecchia Calcio 1920 e anche questo. In bocca al lupo
R- Ben detto! Sono convinta che contando solo sull’apparenza non ci sia futuro, è il contenuto ciò che conta. Qui alla Civitavecchia Calcio la sostanza c’è e si vede non solo dai risultati, ma anche dai tantissimi ragazzi che amano i colori della propria maglia e che ore prima dell’allenamento sono già davanti al campo pronti ad iniziare. La verità oggettiva dei fatti è ciò che si potrà leggere nei miei articoli, non è necessario alcun abbellimento: la Vecchia è sostanza senza apparenza.
Per quanto mi riguarda, ad un certo punto del cammino, o molli o cerchi un valido alleato per riprendere a camminare. Io ho scelto la seconda delle ipotesi, cercando di capire se era possibile migliorare la fisionomia della mia creatura senza però intaccarne l’anima. Magari migliorandola. Sono convinto di aver fatto la scelta giusta, anche se sarà il tempo a darmi o meno ragione.
Maurizio Spreghini (Ufficio stampa Civitavecchia Calcio)