I recenti atti di vandalismo, che si sono verificati nel centro della nostra città, che hanno visto il danneggiamento di strutture pubbliche, non possono lasciarci indifferenti, portandoci a riflettere e, ponendo un serio dubbio sul livello di sicurezza e la vivibilità urbana, sia reale che percepito. Naturalmente il problema non riguarda solo le zone centrali, ma anche le periferie, ove, in tante zone, le strade rimangono al buio e, già dalle prime ore della sera, trovarcisi a camminare, specie per una donna, anche per sola mera necessità, diventa un vero e proprio rischio.
Da anni le amministrazioni comunali che si sono succedute hanno sbandierato ai quattro venti, l’installazione di sistemi di video-sorveglianza, che, quando realizzati, non di rado sono risultati un flop, sia perché non espandibili, soprattutto a causa del software di gestione, non interfacciabile con il diverso hardware, ma anche perché, quasi sempre, non sono stati previsti fondi per la loro manutenzione, così che al primo problema, anche per soli pochi centesimi, tutto andava fuori uso e, per questo, a farsi benedire.
Bene precisare che la video-sorveglianza si divide in due importanti categorie: nello specifico, quella destinata al controllo generale della sicurezza urbana e quella destinata alla verifica degli accessi alle ZTL e alle APU, questa ultima, omologata anche per sanzionare i veicoli che violano i divieti, consentendo in questo modo, di far risparmiare l’impiego di prezioso personale ed una volta per tutte, non lasciando spazio ai furbetti di turno.
Naturalmente i sistemi di video-sorveglianza, detti anche di controllo passivo, sono di supporto a quelli attivi non sostituibili, costituiti dalle forze dell’ordine, le quali, a mio modesto parere, dovrebbero essere sempre discretamente visibili sul territorio, stando in mezzo alla gente e parlando con questa, in modo tale da far percepire alla stessa popolazione, la loro presenza ed infondendo così sicurezza.
La buona stagione non è poi così lontana e le famiglie vorrebbero passeggiare serenamente per le strade della città, senza imbattersi improvvisamente in maxi risse, così come accaduto negli anni passati, o in persone moleste, in preda ad alterazione psico-fisica, dovuto all’assunzione di sostanze stupefacenti e/o alcol.Allora, ferma restando la richiesta di attivazione di sistemi di video-sorveglianza davvero efficienti e per i quali sia previsto un budget economico per le relative manutenzioni, chiediamo, almeno nelle serate dei giorni festivi e prefestivi, la presenza di pattuglie interforze, magari anche coadiuvate dai volontari delle varie associazioni di guardie presenti sul territorio, così da dare anche un preciso segnale di sinergia d’intenti.Certo vi è da dire che non è pensabile che la polizia locale della Città svolga tali servizi ancora disarmata, così che, oltre a non riuscire a pieno a garantire la sicurezza altrui, potrebbe venire a mettere a repentaglio anche quella propria, a differenza delle altre forze di polizia dello Stato, notoriamente munite di idonei strumenti di autodifesa.
A tal proposito, se ben rammento, correvano gli anni 2012/13, quando, in qualità di Comandante del Corpo della polizia locale di Civitavecchia, anche su richiesta dell’allora sindaco, predisposi il Regolamento per l’armamento del Corpo, propedeutico alla dotazione delle armi ai singoli operatori, che seppur trasmesso telematicamente agli uffici competenti, così come previsto, non mi risulta sia mai stato sottoposto alla necessaria visione del Consiglio comunale, per la relativa e successiva approvazione.
Non per ultimo per importanza, per il controllo del territorio, potrebbero essere utilizzati dei droni, di cui peraltro, la polizia locale, ne dovrebbe avere in dotazione almeno uno professionale, per il quale, anni addietro, alcuni operatori, erano stati abilitati al pilotaggio, a seguito del superamento di specifici corsi, giustificando in questo modo, anche le spese sostenute per la realizzazione del progetto.
I cittadini sono stanchi delle chiacchiere e delle promesse rimaste solo proclami senza alcun seguito, chiedono di vedere i fatti, che in questo caso, riguardano la tranquillità e la sicurezza di tutti i consociati, specie in un periodo, in cui le insicurezze sociali non sono davvero poche, a cominciare dalla pandemia ancora in atto, alla mancanza di lavoro, all’aumento vertiginoso delle bollette, ai salari che non hanno più potere di acquisto e chi più ne ha, più ne metta.Per concludere, facciamo appello a tutte le forze di polizia, affinché si possano istituire quanto prima, specifici servizi di prossimità, anche interforze per il pattugliamento del territorio, visibili e presenti, soprattutto nelle zone del passeggio e dello svago, ove si sono verificati atti vandalici, risse ed altro genere di reati, perché la città, non può più rimanere preda dei barbari.
Dr. Remo Fontana Delegato sicurezza stradale
e decoro urbano Circolo territoriale “Giorgio Almirante” di Fratelli d’Italia di Civitavecchia